Pensioni 2025: ecco 3 cattive notizie per i pensionati e per chi ci deve andare Pensioni 2025: ecco 3 cattive notizie per i pensionati e per chi ci deve andare

Pensione di dicembre, ecco come prendere 154 euro in più

Ecco a chi tocca il bonus pensione di dicembre, cioè il famoso bonus tredicesima da 154,94 euro una tantum.

Dicembre è il mese migliore dal punto di vista degli importi delle pensioni. Infatti si tratta del mese canonico in cui l’INPS liquida ai pensionati la tredicesima mensilità sulla pensione. Ma oltre alla solita mensilità aggiuntiva, ci sono pensionati che prenderanno anche un trattamento ancora aggiuntivo da 154,94 euro. Un una tantum che finirà ai pensionati insieme al rateo di pensione di dicembre. Un rateo in liquidazione dal 2 dicembre a prescindere che il titolare della pensione la incassa alle Poste o in un altro istituto bancario. Infatti il primo dicembre è festivo essendo domenica. Ed il primo giorno bancabile utile al pagamento del rateo di pensione di dicembre è lunedì 2.

Pensione di dicembre, ecco come prendere 154 euro in più

Un Bonus sulla tredicesima, che in genere si chiama bonus Natale spettante ai pensionati. Naturalmente non a tutti i pensionati. Perché ci sono regole da rispettare. In primo luogo bisogna fare attenzione a che genere di trattamento si prende. Infatti questo beneficio aggiuntivo vale solo sui trattamenti previdenziali, quindi sulle pensioni che un contribuente ha percepito grazie ai versamenti di contribuzione. Perché per trattamenti di tipo assistenziale, scollegati dai contributi, come possono essere alcuni trattamenti per gli invalidi o come è l’assegno sociale, il bonus non spetta a prescindere.

Il bonus sulla pensione a dicembre, a chi spettano oltre 154 euro in più

Il trattamento aggiuntivo alla tredicesima spetta in misura fissa, senza adeguamenti al tasso di inflazione con lo stesso importo di sempre, cioè delle vecchie 300.000 lire poi diventate 154,94 euro. La misura infatti nacque quando c’era ancora la vecchia lira. Fu la manovra finanziaria del governo Berlusconi a cui si devono i natali anche dell’incremento al milione e delle minime a varare questo bonus. Che ancora oggi è rimasto invariato.
Quindi, in base a quanto c’è scritto nella legge numero 388 del 23 dicembre 2000, precisamente all’articolo numero 70 comma 7, il beneficio di questi 154,94 euro al mese spetta a chi ha determinati requisiti di pensione o reddituali anche cumulati con il coniuge se presente.

Redditi e pensioni, ecco le soglie da non superare

I limiti di pensione sono quelli del trattamento minimo INPS. Infatti possono avere diritto al bonus da 154,94 euro i titolari di pensioni che non superano 598,61 euro al mese, cioè l’importo del trattamento minimo INPS 2024. Chi supera questo importo ma non oltrepassa l’importo del trattamento minimo annuale (7.781,93 euro annui, ndr) con l’aggiunta di 154,94 euro, prenderà un bonus ridotto.

I limiti di reddito da rispettare e i limiti di pensione per poter prendere il bonus vanno rispettati tutti. Nello specifico quindi oltre ad una pensione annuale non superiore al trattamento minimo, come reddito personale il titolare non deve superare 1,5 volte il trattamento minimo INPS e cioè 11.672,89 euro. Il riferimento è a tutti i redditi assoggettati ad IRPEF. Per i coniugati la soglia raddoppia a 23.345,78 euro, ma resta inteso che il reddito personale del diretto interessato non deve superare 11.672,89 euro.

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