Pensione di vecchiaia contributiva, vantaggi e svantaggi della pensione con 5 anni di contributi

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Quando e perché si può andare in pensione con la pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni di età.
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Andare in pensione anche con una carriera corta è ciò che permette la pensione di vecchiaia contributiva. Come si evince dal nome, è una misura destinata a soggetti che hanno una carriera esclusivamente nel sistema contributivo. Pochi anni di contributi dicevamo. Ed in effetti è proprio così dal momento che basterebbero solo 5 anni di versamenti. Una inezia se pensiamo ai 42,10 anni che servono per le anticipate ordinarie. ma una inezia anche se consideriamo che la pensione di vecchiaia ordinaria si completa con 20 anni almeno di contributi. C’è però una controindicazione. La pensione di vecchiaia contributiva si centra solo ad una età molto avanzata, ben oltre i 67 anni della pensione di vecchiaia classica.

Pensione di vecchiaia contributiva, vantaggi e svantaggi della pensione con 5 anni di contributi

Prima di approfondire la pensione di vecchiaia contributiva, meglio partire dai capisaldi del sistema, cioè dalle regole di funzionamento delle pensioni di vecchiaia. La versione ordinaria ha i seguenti requisiti:

  • Età pari ad almeno 67 anni;
  • Contributi pari ad almeno 20 anni.

Per i soggetti con una carriera iniziata prima del 1996, la pensione è calcolata nel seguente modo:

  • Per i contributi fino al 31 dicembre 1995, metodo retributivo;
  • Per i contributi successivi al 31 dicembre 1995, metodo contributivo;
  • Solo per chi ha 18 o più anni di contributi al 31 dicembre 1995, pensione retributiva fino al 31 dicembre 2011.

Per chi ha una carriera iniziata dopo il 31 dicembre 1995, solo metodo contributivo. Ed è per questi soggetti che si applica la versione contributiva della pensione di vecchiaia. Che si centra con:

  • Almeno 20 anni di contributi versati;
  • Almeno 67 anni di età;
  • Una pensione pari o superiore ad 1,5 volte l’assegno sociale.

Quiescenza di vecchiaia contributiva vera alternativa all’assegno sociale

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Evidente per quanto scritto prima, che ci sono differenze sostanziali tra chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 e chi dopo. In ogni caso chi a 67 anni non arriva a 20 anni di contributi, deve andare in pensione a 71 anni di età. Infatti a quella età bastano 5 anni di contributi versati. Inoltre per i contributivi, a 71 anni non serve dover raggiungere una pensione di importo pari o superiore a 1.5 volte l’assegno sociale (più o meno 755 euro al mese nel 2023). Il vantaggio della pensione di vecchiaia contributiva è che la pensione può essere presa anche senza una lunga carriera, perché chi non ha 20 anni di versamenti può lo stesso andare in pensione. Uno strumento alternativo all’assegno sociale, ma differente come natura. L’assegno sociale è assistenziale, perché non guarda al lavoro ed ai contributi, ma solo a condizioni di disagio reddituali. La pensione di vecchiaia a 71 anni invece è una misura previdenziale.

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