Pensione quota 41 : per lavoratori precoci cosa cambia nel 2023

Rubini
Pensione quota 41 per lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni: vediamo quali requisiti richiede.
Pensione con 41 anni di contributi

La pensione quota 41 è una misura destinata esclusivamente ai lavoratori precoci, ovvero a coloro che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 18 anni, che appartengano anche ai profili tutelati dalla normativa, ovvero disoccupati, invalidi, caregiver, usuranti e gravosi.

Pensione quota 41

Tra le varie possibilità di accedere alla quiescenza, oltre alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata, troviamo un’altra misura strutturale, ovvero la quota 41 per lavoratori precoci.

La misura richiede, per l’accesso, i seguenti requisiti:

  • che il richiedente abbia versato almeno 12 mesi di contributi derivanti da lavoro effettivo, prima di compiere i 19 anni
  • che sia in possesso di almeno 41 anni di contributi totali
  • ch appartenga ad uno dei profili di tutela possedendo anche i requisiti richiesti per lo stesso.

Per quali lavoratori precoci con 41 anni di contributi è accessibile la pensione quota 41? Vediamo subito i requisiti richiesti per ogni singolo profilo:

  • per i lavoratori disoccupati è necessario che la disoccupazione sia a seguito di licenziamento (anche collettivo) e che gli stessi abbiano terminato di fruire, da almeno 3 mesi, dell’intera indennità di disoccupazione spettante
  • per i caregiver è necessario assistere da almeno 6 mesi un familiare convivente con grave disabilità in base alla legge 104
  • per gli invalidi è richiesta una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%
  • per i lavoratori usuranti, invece, è necessario aver svolto attività particolarmente faticose e pesanti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67
  • Per i lavoratori addetti alle mansioni gravose è necessario aver svolto tale mansione per almeno 6 anni nei 7 anni che precedono la domanda di pensione o per almeno 7 anni nei 10 anni che precedono la domanda di pensione.

La pensione anticipata con requisito ridotto per i lavoratori precoci, a far data dalla sua decorrenza, non è cumulabile con redditi da lavoro subordinato o autonomo prodotti in Italia o all’estero per il periodo di anticipo rispetto ai requisiti vigenti per la generalità dei lavoratori

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