Pensione senza contributi o con pochi versamenti, ecco come fare nel 2024

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Come funziona l’assegno sociale 2024, limiti di reddito, importi e guida alla misura.
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Con l’ingresso nel nuovo anno, cambiano le cifre relative a diversi trattamenti INPS, sia di pensione che di sussidi e prestazioni assistenziali. L’inflazione sale, aumenta il costo della vita ed aumentano anche i trattamenti erogati ai contribuenti. Anche l’assegno sociale, principale prestazione assistenziale erogata dall’INPS ai contribuenti che non hanno diritto ad una vera e propria pensione, sale di importo. Ecco come fare a prendere l’assegno sociale nel 2024 e che genere di importo possono spuntare dall’INPS i cittadini.

Pensione senza contributi o con pochi versamenti, ecco come fare nel 2024

I contribuenti che non hanno contributi sufficienti per accedere alla pensione, possono, a determinate condizioni, prendere l’assegno sociale. In pratica, lo Stato dà una mano ai contribuenti che si trovano a non aver versato contributi sufficienti per andare in pensione o se non hanno mai versato contributi. L’importante è arrivare a 67 anni di età e rispettare le condizioni reddituali proprie e dell’eventuale coniuge. Nel 2024 l’assegno sociale dovrebbe essere pari a 530 euro circa al mese e prevede la tredicesima mensilità. In sostanza, un trattamento di circa 6.900 euro annuo, ma solo chi riesce a prenderlo per intero.

Ecco alcuni esempi di calcolo dell’assegno sociale

Il diritto all’assegno sociale così come la sua misura, si basa sulla situazione economica. L’importo pieno spetta a quanti dichiarano un reddito pari a zero, perché l’assegno sociale può essere preso anche in misura ridotta e commisurata al reddito percepito. In linea di massima l’importo annuo dell’assegno sociale è dettato da una specie di formula matematica. L’importo pieno dell’assegno sociale annuo meno il reddito annuo del beneficiario, diviso in 13 mesi. Questo il meccanismo con cui in genere un contribuente può capire che genere di assegno sociale deve prendere. Evidente che il diritto all’assegno sociale viene meno quando il beneficiario ha un reddito annuo superiore all’ammontare dell’assegno stesso. Per esempio, con 3.000 euro di reddito annuo, l’assegno sociale, ammesso che sia di 6.900 euro per anno, sarà pari a 3.900 euro diviso i 13 mesi di beneficio, cioè 300 euro al mese.
Questo però solo per il singolo, perché per gli sposati, conta anche il reddito coniugale. Il limite in questo caso sale al doppio dell’importo annuale dell’assegno sociale. Chi supera questo importo non ha diritto alla prestazione.

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