Come funziona la pensione di quota 103 nel 2025, le regole di calcolo, i limiti e tutti i requisiti. Come funziona la pensione di quota 103 nel 2025, le regole di calcolo, i limiti e tutti i requisiti.

Pensioni 2025, ecco quando bastano 30 anni di contributi con meno di 64 anni di età

Pensioni nel 2025 con 30 anni di contributi, tre categorie possono farcela, ecco come funziona l’Anticipo pensionistico sociale (APE).

Per alcuni contribuenti che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995 ci sono buone nuove dalle regole appena introdotte nel sistema pensioni italiano. Sono per i contributivi puri le due grandi novità 2025. Con l’ulteriore sconto di 4 mesi alle donne con figli per accedere alla pensione anticipata contributiva nel 2025. Ma anche con la possibilità di usare la rendita integrativa per uscire dal lavoro sempre con le pensioni anticipate contributive ma in maniera più facile a 64 anni. Ma anche l’Ape sociale confermata pure nel 2025 è una novità importante. Perché permette di andare in pensione quasi 4 anni prima anche a chi contributivo non lo è. La misura resta collegata a determinate categorie di contribuenti. Ma alcuni di loro potranno andare in pensione con 30 anni di versamenti.


Pensioni 2025, ecco quando bastano 30 anni di contributi con meno di 64 anni di età


Per i contribuenti che raggiungono i 30 anni di contributi spesso c’è un autentico muro per l’accesso alla pensione. Perché molte delle misure in vigore prevedono carriere molto più lunghe da centrare. Per esempio, tra le tante misure di pensionamento anticipato rispetto alle pensioni di vecchiaia ordinarie ci sono le pensioni anticipate ordinarie con 42,10 anni di contributi (41,10 anni per le donne). Oppure c’è la quota 103 oppure c’è la pensione dei precoci, per le quali bisogna arrivare a 41 anni di versamenti. Il governo nella legge di Bilancio ha deciso di prorogare l’APe sociale. E questa è una misura che permette di anticipare la pensione di circa 4 anni e con “solo” 30 anni di contributi. L’Anticipo pensionistico sociale è una misura destinata solo a qualche lavoratore. E adesso vedremo a chi è destinata.


Ape sociale 2025, quando bastano 30 anni di versamenti?


L’Ape sociale se consideriamo i 30 anni di contributi si rivolge solo a 3 delle 4 categorie di contribuenti a cui effettivamente la misura è destinata. Infatti ci sono dei contribuenti che dovranno arrivare a 36 anni di versamenti per poter uscire dal lavoro con l’anticipo pensionistico sociale. I soggetti a cui 30 anni non bastano sono gli addetti ai lavori gravosi.
Per invalidi, caregivers e disoccupati invece bastano 30 anni di contributi. La pensione con 30 anni di contributi nel 2025 è quella concessa per il tramite dell’Ape sociale alle categorie prima citate. Per tutti è necessario arrivare almeno a 63,5 anni di età. Per i disoccupati bisogna aver preso già tutta la Naspi spettante prima di poter presentare domanda di accesso all’Anticipo pensionistico sociale. Invece per i caregivers nel 2025 sarà necessario che il parente disabile deve essere un convivente da almeno 6 mesi. E può essere il coniuge o un genitore. Oppure un parente o affine fino al secondo grado, purché questi non abbiano genitori o coniugi o abbiano genitori o coniugi over 70 o invalidi a loro volta. Per gli invalidi civili invece serve il 74% di disabilità certificata dal verbale delle commissioni mediche invalidi civili dell’ASL.


Ecco le caratteristiche dell’Ape sociale


L’Ape sociale si prende solo fino a 67 anni di età e non può superare 1.500 euro al mese. Al compimento dei 67 anni l’interessato perde il diritto alla prestazione. E deve passare a prendere la pensione di vecchiaia ordinaria, sempre presentando domanda. L’Ape sociale diventa quindi una sorta di ammortizzatore sociale. Una prestazione che tra l’altro non si adegua al tasso di inflazione, non prevede maggiorazioni, tredicesima, integrazioni al trattamento minimo e trattamenti di famiglia. Inoltre, non è reversibile e non permette a chi la prende, di svolgere altre attività lavorative fatta eccezione per il lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro annui.