Pensioni: lo sai che la Legge Fornero a volte è favorevole? ecco le cose che non si dicono mai

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Anticipare la pensione grazie alle regole attuali nonostante la legge Fornero, ecco una via praticabile.
anticipare la pensione

Superare la riforma Fornero perché questa normativa ha dei requisit particolarmente pesanti. Lo vorrebbero i lavoratori e questo obiettivo è alla base del lavoro di tecnici, esecutivo e addetti ai lavori. Ma a volte si sottovaluta il fatto che ci sono misure che proprio grazie alla legge Fornero, consentono di uscire prima dal lavoro.

Pensioni prima e dopo la riforma Fornero

La riforma delle pensioni di Elsa Fornero, quando era Ministro del Lavoro del governo Monti, ha visto i natali nel 2012 in un periodo di grave crisi economica. I requisiti delle pensioni furono inaspriti di molto. Dopo la precedente riforma Dini, la legge Fornero continuò ad inasprire il meccanismo di accesso alle pensioni. Addio alle pensioni di anzianità con 40 anni di contributi. Stop alla quota 96 con la sua pensione a 60 anni con 35 di contributi. E donne che da quel momento hanno perduto il vantaggio in termini di età pensionabile rispetto agli uomini. Ma in continuità con la riforma Dini che introdusse il sistema contributivo, la riforma Fornero ha rimarcato maggiormente le differenze tra sistema contributivo e sistema retributivo. Con alcuni lavoratori che possono però trarre vantaggio dalle regole contributive di oggi.

La pensione anticipata contributiva

Andare in pensione nel 2023 a 64 anni è possibile per chi ha il primo contributo versato non antecedente il 1996. Bastano 20 anni di contributi ed una pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Nel 2024 questo vincolo passerà a 3,3 volte l’assegno sociale. Per lavoratori con stipendi elevati e contribuzioni altrettanto elevati, è una possibilità concreta di pensionamento. Possibilità che non hanno quanti hanno iniziato a lavorare prima del 1996. La pensione anticipata contributiva quindi è una buona opportunità, anche se a dire il vero i lavoratori con attività normali e stipendi normali ne sono tagliati fuori già oggi e domani ancora di più visto l’aumento del tetto minimo di pensione da raggiungere.

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