Si tratta di un argomento che da sempre è il cavallo di battaglia per ogni campagna elettorale: l’aumento della pensione minima a 780 euro. Potrà essere realizzata questa misura con la riforma pensioni 2021?
L’articolo 6 della Legge 638 del 1983 prevede che ogni pensionato riceva un’assegno che gli permetta di vivere una vita dignitosa. Proprio per questo motivo se la pensione è più bassa di un determinato limite l’INPS applica l’integrazione al trattamento minimo, fissato a 515 euro mensili per 13 mensilità.
I sindacati, però, visto che la soglia di povertà per pensione e reddito di cittadinanza è stato fissato a 780 euro, chiedono che l’integrazione al trattamento minimo passi da 515 euro attuali a 780 euro.
L’idea torna alla ribalta proprio ora, dopo che la Corte Costituzionale ha previsto l’aumento delle pensioni di invalidità degli invalidi totali.
Ovviamente è una proposta che viene presentata da diversi anni senza che si sia fatto nulla al riguardo anche per mancanza di coperture da parte delle Casse dello Stato.