Pensioni per i nati nel 1968, ma davvero si può nel 2024?

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Come si può sfruttare l’invalidità pensionabile per la pensione a 56 o 61 anni di età.
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Andare in pensione a 56 anni nel 2024 è possibile. La nostra affermazione è avvalorata dalla legge, perché ci sono misure che effettivamente consentono un pensionamento di questo genere. Parliamo quindi di pensioni per i nati nel 1968, perché sono loro che compiono 56 anni di età nel 2024. Ma come si fa ad andare in pensione così giovani? Ecco quale misura lo consente.

Pensioni per i nati nel 1968

Esiste una sola misura nel nostro ordinamento che permette la pensione a 56 anni e si chiama pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. Va detto subito che a 56 anni con questa misura possono uscire solo le donne, perché per gli uomini l’età passa a 61 anni. Per tutti vige però la regola della finestra di 12 mesi dalla maturazione dei requisiti. Ma quali sarebbero questi requisiti da avere? ecco nello specifico quali sono:

  • almeno 56 anni di età per le donne e almeno 61 anni per gli uomini;
  • almeno 20 anni di contributi versati;
  • invalidità pensionabile pari o superiore all’80%.

Cosa significa invalidità pensionabile

L’invalidità pensionabile è detta anche specifica perché riguarda le mansioni ed il lavoro che comunemente svolgono i lavoratori affetti da patologie e menomazioni tanto fisiche che mentali. Nel dettaglio la legge 222 del 1984 sottolinea che si considera invalido, con diritto all’assegno di invalidità specifica, l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale in misura non inferiore all’80%. E per occupazioni confacenti si parla di attività affini per impegno fisico od intellettuale a quelle che svolge comunemente dal punto di vista lavorativo. Una cosa diversa è l’invalidità civile o generica. Infatti in questo caso è la legge 118 del 1971 quella che stabilisce questo genere di disabilità. Secondo questa legge infatti si considerano invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o
acquisite, fisiche o psichiche tali da produrre una riduzione generica della capacità lavorativa. Non si parla quindi di mansioni specifiche ma di generiche.

Alcuni esempi pratici per capire il meccanismo tra invalidità civile e pensionabile

Un orologiaio con problemi di vista per esempio, può avere una invalidità civile con una percentuale molto più bassa rispetto all’invalidità pensionabile. Perché per il genere di lavoro svolto, le minorazioni degli occhi sono reputate molto più incisivamente rispetto alla vita di tutti i giorni. Per contro, se per le stesse minorazioni agli occhi, anche più gravi, se lo stesso invalido fosse un addetto ai call center, probabilmente avrebbe una invalidità civile più alta di quella specifica.

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