Nel sistema pensionistico italiano ci sono tante possibilità di andare in pensione. E con requisiti variabili di misura in misura. Ci sono quelle ordinarie e ci sono quelle in deroga ai requisiti ordinari. Ad ogni contribuente la sua pensione e dallo scorso gennaio alcune cose sono cambiate nonostante non ci sia stata nessuna riforma delle pensioni. Ma, quali sono le nuove pensioni del 2025? Ecco cosa offre il sistema adesso.
Quali sono le nuove pensioni del 2025? Ecco tutti i requisiti
Si dice che dal 2027 le pensioni diventeranno ancora più difficili da centrare rispetto ad oggi perché saliranno i requisiti. Probabilmente ci sarà un altro scatto dei requisiti di accesso alle pensione come è avvenuto l’ultima volta nel 2019 quando salirono di 5 mesi. Adesso si parla di un aumento di 3 mesi dell’età pensionabile ma il governo è all’opera per tamponare questa eventualità.
Ecco perché trovare una soluzione utile a poter andare in pensione nell’immediato può servire.
Quali sono le nuove pensioni del 2025? Ecco tutti i requisiti
Con 67 anni di età ma a patto di aver maturato almeno 20 anni di contributi c’è la pensione di vecchiaia. Ma per chi ha cominciato a versare dopo il 1995, è necessario arrivare pure ad una pensione non inferiore all’importo dell’assegno sociale.
Sempre per quelli che hanno iniziato con i versamenti dopo il 1995, c’è anche la pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni di età. In questo caso bastano 5 anni di contributi. Una variante della pensione di vecchiaia molto favorevole è destinata a soggetti che sono nel settore privato e con una invalidità specifica minima all’80%. Servono almeno 20 anni di contributi e 56 anni di età per le donne o 61 anni di età per gli uomini.
Pensioni immediatamente, ecco come sfruttare alcune misure
Senza limiti di età bastano 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Si chiama pensione anticipata ordinaria. Una variante destinata a chi non ha contributi prima del 1996 è la pensione anticipata contributiva. In questo caso servono almeno 64 anni di età ed almeno 20 anni di contributi, oltre ad un trattamento pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale. Oppure può essere pari a 2,8 volte l’assegno sociale per le donne con un solo figlio avuto e 2,6 volte l’assegno sociale per le donne con 2 o più figli.
Pure la quota 41 per i lavoratori precoci non prevede limiti di età, ma riguarda solo quelli che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima di compiere i 19 anni. In questo caso bastano 41 anni di contributi e bigona essere alternativamente caregivers, invalidi, disoccupati o addetti ai lavori gravosi e usuranti.
Ecco come sfruttare alcune pensioni davvero interessanti
Nel 2025 funziona pure opzione donna che permette l’accesso a chi ha raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2024 che sono pari a 59, 60 o 61 anni di età e a 35 anni di contributi. La misura riguarda invalide, caregivers, licenziate o addette di aziende con tavoli di crisi avviati.
Una prestazione alternativa a tutte quelle prima citate è senza dubbio l’Ape sociale. Bastano 63 anni e 5 mesi di età, ma servono 30 anni di contributi per disoccupati, caregiver e invalidi e 36 anni per i lavoratori gravosi.
Infine abbiamo la pensione anticipata flessibile meglio nota con il nome di quota 103. Servono 62 anni di età e 41 anni di contributi per poter andare in pensione anche nel 2025 con questa misura.