Recuperare 5 anni di contributi non è mai stato più facile, ecco come fare

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Il riscatto con la pace contributiva e come si sfrutta per recuperare 5 anni di contributi per la pensione.
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Come recuperare 5 anni di contributi? La domanda che molti si pongono è questa ed interessa sia quanti devono andare in pensione e cercano una soluzione utile a completare la loro carriera contributiva, che quanti in pensione già ci sono o hanno già una carriera completa. In questo caso il recupero di ulteriore contribuzione può servire per aumentare gli importi delle prestazioni. Oggi possiamo dire che recuperare 5 anni di contributi non è mai stato più facile. Perché il Governo per il biennio 2024-2025 ha previsto una misura ad hoc.

Recuperare 5 anni di contributi non è mai stato più facile, ecco come fare

Lo strumento usato dal governo per il varo di una misura che consente di recuperare 5 anni di contribuzione è stato la legge di Bilancio 2024. Perché con la manovra è stata introdotta la nuova pace contributiva. Una misura già utilizzata in via sperimentale per il triennio 2019-2021, viene così riproposta. La pace contributiva infatti fu una delle novità introdotte da quello che forse è il più importante provvedimento sulle pensioni degli ultimi 10 anni. Parliamo del decreto n° 4 del 2019, che dette i natali alla celebre quota 100 oltre che al reddito di cittadinanza. La pace contributiva non è altro che la facoltà data ai contribuenti che hanno il primo accredito contributivo successivo al 31 dicembre 1995 di recuperare 5 anni di contributi se nel loro estratto conto ci sono dei vuoti compresi tra il primo anno di versamento e l’ultimo. In buona sostanza chi ha il primo contributo versato a maggio 2000 ed è stato licenziato a febbraio 2024, può recuperare 5 anni di contributi dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2024.

Il riscatto con la pace contributiva

Come si fa a riscattare 5 anni di contributi con la pace contributiva è presto detto. Basta pagare il corrispettivo dovuto. Il riscatto deve riguardare periodi interamente scoperti da contribuzione, quindi anche da figurativi, mancati versamenti del datore di lavoro ormai prescritti o da mancati versamenti da lavoro autonomo, anche se pure questi prescritti.
La pace contributiva può essere richiesta presso tutte le gestioni in cui il lavoratore risulta essere iscritto a condizione che siano amministrate dall’INPS Il costo del riscatto è basato sul metodo percentuale e si fa riferimento alle retribuzioni percepite nelle ultime 52 settimane di lavoro che precedono la richiesta di riscatto, moltiplicate per l’aliquota contributiva IVS del fondo a cui si chiede il riscatto. (per esempio nel FPLD il 33% della retribuzione moltiplicato per gli anni da riscattare). Il costo del riscatto può essere versato in unica soluzione o anche a rate. E fino a massimo 1200 rate mensili, cioè su 10 anni. L’onere può essere scaricato dal reddito in quote di uguale importo per 5 anni di dichiarazione consecutive.

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