Riforma delle pensioni 2024: anticipate senza vincoli? ecco come

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Un piano ideale per la riforma delle pensioni parte dall'assenza di vincoli per le uscite a 64 anni di età per i lavoratori.

E se alla fine da gennaio 2024 si passasse alla pensioni libere per tutti a 64 anni di età? Una ipotesi che c’è in campo, anche se appare difficile da mettere a punto. Eppure la pensione a 64 anni di età nel 2022 è stata una possibilità per molti lavoratori grazie a due misure. Parliamo al passato perché una delle due misure nel 2023 scompare dai radar del sistema pensionistico nostrano. Ma ci sono ipotesi che prevedono una novità pensionistica che parla proprio dei 64 anni di età come di quella giusta per una misura assolutamente flessibile. Una pensione a 64 anni per tutti eliminando due vincoli che ne limitano la portata oggi, o riducendo queste limitazioni. Sta di fatto che una pensione a 64 anni per tutti senza vincoli dal 2024 sarebbe un modo per assecondare, anche se non del tutto, la richiesta dei sindacati che vogliono ancora una pensione per tutti a partire dai 62 anni di età.

Riforma delle pensioni 2024: anticipate senza vincoli? ecco come

Tempo fa avevamo già detto di una ipotetica estensione delle pensione contributiva anche ai retributivi. Anche perché nel 2022 hanno potuto prendere il treno delle pensioni i soggetti che oltre a questa età avevano raggiunto pure i 38 anni di contributi versati. La misura in questione è la pensione anticipata con la quota 102. Misura che il 31 dicembre è stata cessata. E sostituita dalla quota 103, che parte da una età di 62 anni, ma per la quale servono 41 anni di contributi e non più 38. Ma una misura strutturale nel sistema che permette uscite a 64 anni è proprio la pensione anticipata contributiva. Tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, e che prima di allora non avevano contributi, nemmeno figurativi, possono andare in pensione con 64 anni di età. Ma ci sono delle limitazioni per questa misura, per la quale però servono solo 20 anni di contribuzione. Quando si parla di pensione a 64 anni per tutti eliminando due vincoli, si parla dell’anzianità di carriera e del limite di importo della pensione.

La nuova pensione a 64 anni di età con solo 20 anni di contributi, è possibile?

Pensione a 64 anni per tutti senza vincoli dal 2024, una ipotesi che secondo molti nostri lettori, dovrebbe fare capolino al tavolo delle trattative per la riforma delle pensioni. La soluzione di estendere a tutti la pensione anticipata contributiva non è campata in aria. Oggi la misura è destinata a chi raggiunge i 64 anni di età ed ha completato i 20 anni di versamenti previdenziali, ma solo a due condizioni e cioè:

  • primo contributo a qualsiasi titolo versato successivo al 31 dicembre 1995;
  • pensione liquidata alla data di uscita pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

Significa che oltre all’assenza di versamenti prima di una determinata data, si può andare in pensione solo con un assegno che per il 2022 era pari a 1.311 euro al mese circa e che nel 2023 è salito a 1.409 euro al mese. L’indicizzazione delle pensioni aumentando l’assegno sociale ha portato a questo incremento. Entrambi questi vincoli sono quelli che potrebbero essere cancellati. La misura verrebbe estesa a chiunque raggiunge i 20 anni di contributi ed i 64 anni di età. Ed a prescindere dall’importo della pensione. Anche se sembra più probabile che si possa utilizzare, sempre se l’ipotesi diventerà argomento di trattazione, la strada della riduzione da 2,8 ad 1,5 volte l’assegno sociale. Significherebbe ridurre il limite da 1.400 euro circa al mese, a 750 euro circa. Resterebbe la penalizzazione del ricalcolo contributivo della pensione. Infatti con una estensione ai retributivi del vantaggio della anticipata contributiva, il lavoratore dovrà optare per farsi calcolare l’assegno con il penalizzante sistema.

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