Riforma delle pensioni a partire dai 61 anni, perché è possibile e come

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A partire dai 61 anni di età, ecco la nuova riforma delle pensioni.
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Andare in pensione a 61 anni di età pareva fosse una cosa assolutamente fattibile dal momento che quella età anagrafica era stata assunta come buona quando si parlava di nuove misure nella legge di Bilancio. Erano i momenti iniziali della stesura della legge di Bilancio, a Governo Meloni di Centrodestra appena insediato. Ma a 61 anni si potrà andare in pensione nei prossimi anni? Man mano che passano i giorni sempre meno possibilità ci sono per quella che sarebbe una autentica rivoluzione per il sistema pensionistico. Ma se si tornasse a parlare di quota 100 di nuovo? Una pensione 61 anni nel 2024 che sarebbe ben accetta da molti. Riforma Fornero addio e pensione a 61 anni nel 2024, davvero si può? Ecco come la pensiamo noi di redazione, e come la pensano anche i lettori che ci scrivono quotidianamente.

Pensione 61 anni nel 2024, con la riforma delle pensioni

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Si parlava inizialmente di aprire ad una nuova quota 100, in stile del tutto simile alla precedente, cioè quella che era stata cessata il 31 dicembre 2021. Ma con una novità fondamentale che era la flessibilità. La rigidità della quota 100 varata dal decreto n° 4 del 2019, meglio noto come “decretone”, al cui interno anche il reddito di cittadinanza, era palese. Senza i 38 anni di contributi o senza i 62 anni di età compiuti, niente pensione. La combinazione 61+39 per esempio, non era ammessa. L’idea nuova quota 100 invece partiva proprio da una specie di quota 100 pura. Nel senso che 61+39 ai fini del diritto alla pensione era identica rispetto a 62+38 e anche a 63+37. Si chiama flessibilità.

Riforma delle pensioni a partire dai 61 anni, perché è possibile e come

La riforma delle pensioni è di fatto rinviata a data da destinarsi. Anche perché la Legge di Bilancio ha avuto poco tempo per essere approntata e quindi il governo ha deciso per interventi tampone. Ma nel 2023 potrebbe essere la volta buona, con una profonda riforma che parte dalla quota 41 per tutti, senza limiti di età, ma che termina con l’ingresso di una misura flessibile. E se fosse di nuovo la quota 100 la soluzione? una ipotesi di cui nessuno parla più, ma che molti lavoratori e nostri lettori ci hanno riportato alla mente scrivendoci.

Quota 100, quota 102 e quota 103 tutte troppo rigide

Anche perché pure la quota 102 di ieri che consentiva uscite a 64 anni di età e 38 di contributi era rigida come paletti. Ed è rigida pure la quota 103 che nel 2023 ha preso il posto proprio di quota 102. Servono infatti solo 62 anni di età ma ben 41 di contributi. Quest’ultimo vincolo come evidenza vuole, molto rigido ed arduo da superare. Partire da una quota 100 libera da vincoli troppo restrittivi potrebbe essere la soluzione ideale. Perché sarebbe una misura assolutamente flessibile. Riforma Fornero addio e pensione a 61 anni nel 2024, ma come è evidente, i margini sono davvero ristretti per poter sognare una riforma di questo tipo.

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