Riforma pensioni 2024: addio alla Fornero, ecco il piano del Governo

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Si arriverà con una riforma pensioni 2024 al superamento della Legge Fornero che sarà graduale e senza troppi scossoni.
riforma pensioni 2024

Il 2022 deve ancora finire e devono ancora entrare in vigore le novità previste per il 2023. Ma già si pensa alla nuova riforma pensioni 2024. Quella che dovrà mandare in pensione definitivamente la Legge Fornero. Il 19 gennaio primo tavolo di incontro tra Governo e parti sociali nel quale, molto probabilmente si parlerà della modifica di Opzione donna. E delle rivalutazioni. Solo dopo si entrerà nel vivo della riforma dell’anno successivo.

Si prospetta un inverno molto caldo dal punto di vista previdenziale. Soprattutto in ambito notizie visto che si attende una svolta epocale. Quella che dopo oltre un decennio porti all’abolizione di una legge previdenziale che, seppur odiata, resta ancora la più utilizzata per la quiescenza.

Da qui a 5 anni, per la fine della legislatura, tutto potrebbe cambiare. E le pensioni potrebbero davvero non essere più le stesse. A doversi preoccupare in tal senso, quindi, coloro che andranno in pensione fra qualche anno. Visto che il neo Governo punta a rinnovare del tutto il sistema previdenziale. Se in meglio o in peggio ancora non è dato saperlo.

Un obiettivo ambizioso per il quale è necessario tempo

Appena eletto il nuovo Governo, ovviamente, non ha potuto fare molto per il 2023. Con tempi strettissimi si è potuto intervenire solo con una misura che mettesse una toppa alla scadenza della Quota 102. Anche se le modifiche all’Opzione donna sono un errore che poteva anche essere evitato.

Ora il programma è quello di riformare la Legge Fornero. Cancellarla entro la fine della legislatura.E a confermare le intenzioni è il sottosegretario all’Economia Federico Freni che assicura che la situazione dei pensionamenti dovrebbe andare meglio a partire dal 2024. Segno che il Governo ha già pronto un piano.

Riforma pensioni 2024, cosa ha in mente in Governo?

L’intervento mirato prevede di sostituire, gradualmente, la pensione anticipata ordinaria che oggi richiede 42 anni e 10 mesi di contributi (per le donne un anno in meno) con la quota 41 per tutti a prescindere dall’età. Ovviamente non sarà una misura a cui si potrà arrivare nel 2024 e richiederà tempo. E soprattutto misure ponte.

Il Governo conta di arrivare al termine di questa riforma se non a fine legislatura entro il 2025/2026. Ovvero entro 3 anni al massimo durante i quali saranno introdotte delle misure che renderanno il passaggio dalla Legge Fornero alla nuova indolori e senza scossoni per i lavoratori. Ovviamente resta tutto ancora da decidere anche se è prevista quella che sarà la metà da raggiungere. “L’intenzione è di consentire, indipendentemente dall’età anagrafica, a tutti di andare in pensione con 41 anni di contributi” assicura Freni.

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