Riforma pensioni Calderone, la quota 41 prenderà il posto della 42 anni e 10 mesi?

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Che riforma avrà in mente il ministro Calderone? Si cancellerà del tutto la pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi?
Riforma pensioni 2024

La parole d’ordine in questa riforma previdenziale sembra ormai essere chiara, superare la riforma Fornero. E con questo si vuole intendere permettere ai lavoratori di andare in pensione prima dei 42 anni e 10 mesi (o 41 e 10 mesi per le donne) previsti dalla legge Fornero per l’anticipo.

Molto probabilmente, però, la quota 41 avrà delle penalizzazioni se non in percentuale prevedendo un ricalcolo contributivo sull’assegno. Perchè si tratta di una misura che le casse dello Stato non possono sostenere per i costi troppo elevati.

Riforma pensione Calderone, che fine fa l’anticipata ordinaria?

Ma se, come è prevedibile, con la cancellazione della legge Fornero si introduce una nuova legge previdenziale che prevede la quota 41 (con penalizzazioni) al posto dell’anticipata ordinaria (senza penalizzazioni), dove finisce la libera scelta del lavoratore?

E se un lavoratore volesse lavorare quei due anni in più piuttosto che vedere il proprio assegno tagliato? L’unica alternativa resterebbe attendere i 67 anni?

Ovviamente fino a quando non si sapranno le vere intenzioni del Governo si possono fare solo speculazione su quello che potrebbe accadere dal prossimo anno. Ma a modesto avviso della scrivente, meglio sarebbe, invece cancellare la Legge Fornero, integrarla con una misura flessibile (fosse anche la quota 41 con penalizzazioni). Ma lasciare la libera scelta al lavoratore di poter ancora usufruire delle vecchie misure previste dall’attuale legge previdenziale.

Perchè di tutto può essere accusata la Legge Monti Fornero tranne di pesare sulle casse dello Stato, viste le rigidità ed i paletti che prevede. Tanto vale, quindi, lasciarla ed affiancarla con una misura flessibile e strutturale. E che sia poi chi lavora (e che poi prenderà la pensione) a scegliere come uscire dal mondo del lavoro.

In ogni caso, in questo momento che certezze non ce ne sono ancora, probabilmente indignarsi non serve. E’ solo necessario attendere per vedere quelle che saranno le mosse del Governo anche per capire quali saranno le categorie che intende tutelare e se i beneficiari di Legge 104 saranno compresi tra queste.

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