Rottamazione quinquies cartelle Rottamazione quinquies cartelle

Rottamazione cartelle 2026 con stralcio, ecco perché aderire subito

Al via la rottamazione quinquies con stralcio nel 2026. Vediamo quello che bisogna sapere e perchè conviene.

Nel 2026 entrare in vigore la nuova rottamazione delle cartelle, giunta alla sua quinta edizione. Contenuta nella Legge di Bilancio di fine anno, la sanatoria consente di pagare le cartelle esattoriali iscritte a ruolo tra il 2000 e il 2023 potendo versare solo la quota capitale del debito, senza considerare sanzioni e interessi.

Rottamazione cartelle 2026 con stralcio

La rottamazione delle cartelle cui si potrà aderire dal prossimo anno, prevede lo stralcio di sanzioni, interessi e aggio. In alcuni casi, le cartelle esattoriali più vecchie, possono essere stralciate anche di oltre la metà

I pagamenti del debito iniziale potranno essere effettuati in 9 anni, spalmati su 54 rate bimestrali alle quali sarà applicato, dal 1° agosto 2026, il tasso di interesse al 4% (si sta parlando anche di una riduzione del tasso, ma per averne certezza bisogna attendere la Legge di Bilancio a fine anno).

La decandenza della rottamazione, a differenza di quello che accadeva con la rottamazione quater per la quale era prevista nel caso di versamento con ritardo superiore a 5 giorni di una rata, per la quinquies si verifica:

  • per mancato pagamento della prima rata;
  • per mancato pagamento di due rate, anche non consecutive;
  • per mancato pagamento dell’ultima rata.

Perchè conviene la rottamazione quinquies

Aderire alla rottamazione quinquies conviene, anche con un tasso di interesse al 4% soprattutto a chi ha debiti molto elevati. Rispetto alle edizioni precedenti della sanatoria, infatti, non sono previste maxi rate iniziali e le 54 rate da versare sono tutte di uguale importo. In presenza di debiti molto alti, quindi, è possibile dilazionare i pagamento, stralciando interessi e sanzioni, in nove anni versando un mese si e uno no la rata.

L’occasione è da cogliere sicuramente anche perché il Governo è stato molto restio a concedere questa nuova rottamazione che, però, è stata annunciata come l’ultima. Per chiudere definitivamente i conti con le pendenze fiscali, quindi, sembra essere l’ultima occasione: se non si coglie resterà la possibilità della rateizzazione ordinaria, ma in quel caso si dovranno pagare anche gli interessi, l’aggio e le sanzioni presenti sull’importo della cartella esattoriale.

Da sottolineare che possono aderire alla nuova pace fiscale anche i decaduti della rottamazione, della rottamazione bin e ter. Per i decaduti della quater l’accesso è consentito solo nel caso che la decadenza si sia verificata entro il 30 settembre 2025. Si può accedere alla rottamazione quinquies anche in caso di rateizzazione del versamento della cartella già richiesto e con pagamenti già effettuati: in questo caso nella rottamazione entra solo il debito residuo.