Qualcosa potrebbe ancora cambiare per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. Infatti adesso la manovra è arrivata in Senato ed entro il 14 novembre i parlamentari tutti hanno diritto di presentare eventuali proposte di correzione della sanatoria. Parliamo naturalmente degli emendamenti alla legge di Bilancio. E la Lega ha già annunciato la volontà di presentarne alcuni pure sulla rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. Certo, come ribadito dal Ministro Giorgetti, servono coperture economiche prima di avviare procedure di estensione della sanatoria come alcuni colleghi dello stesso titolare del MEF cercano di fare. Quindi, ad oggi appare probabile che la sanatoria resterà così come è stata introdotta nella bozza della manovra di Bilancio. Pertanto, date, scadenze e meccanismo della sanatoria delle cartelle esattoriali meglio nota come rottamazione quinquies possono già considerarsi definitive. Ecco tutte le domande che si fanno i contribuenti e le risposte.
Quali cartelle esattoriali vanno nella rottamazione quinquies?
Le cartelle esattoriali che si potranno rottamare sono quelle fino al 31 dicembre 2023. Parliamo della data in cui un debito con un ente pubblico, magari la Regione piuttosto che il Comune o lo Stato, è passato nelle mani dell’Agenzia delle Entrate Riscossione o prima ancora di Equitalia. Esclusi quindi i debiti affidati alla riscossione dal primo gennaio 2024 o quelli non ancora passati all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Come e quando posso presentare domanda per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali?
Le domande saranno sempre con la procedura telematica usata per le precedenti rottamazioni. Anche stavolta, e quindi, anche per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, le domande si faranno accedendo alla propria area riservata del sito dell’ADER con SPID, CIE o CNS. Si dovrà compilare il modulo predisposto, inserendo tutte le cartelle che si vogliono definire in misura agevolata tra quelle presenti nell’estratto di ruolo che per perimetro, rientrano nella rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. La domanda scadrà il 30 aprile 2026.
Cosa si risparmia con la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali?
La sanatoria prevede come al solito l’abbattimento dell’importo dovuto dal contribuente. Vengono eliminati gli aggi di riscossione, cioè l’utile che si prende il Concessionario alla RIscossione per le operazioni di incasso. E poi vengono eliminati gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo e le sanzioni. Il risparmio non si può quantificare a livello generale ma varia in base alla data di scadenza delle cartelle e al periodo di omissione del pagamento che più lungo è più fa lievitare il debito.
Come si paga il debito dopo aver aderito alla definizione agevolata?
Definizione agevolata delle cartelle esattoriali, questo il nome dato alla rottamazione quinquies. Il debito nel momento in cui un contribuente ottiene l’ok alla sanatoria, può essere pagato in unica soluzione o nelle rate scelte dal diretto interessato. Rate che possono arrivare a massimo 54 bimestri. In pratica debito spalmato in 9 anni. La prima rata del piano o l’unica rata per i pagamenti in soluzione unica, scadono il 31 luglio 2026. Poi si parte ogni due mesi, con scadenze ogni 30 settembre, 30 novembre, 30 gennaio, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio.
Se non pago una o più rate cosa succede?
Per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali una delle novità più rilevanti rispetto alle sanatorie che l’hanno preceduta è la maggiore flessibilità. Parliamo di flessibilità nei pagamenti e di conseguenza anche di flessibilità nella decadenza. Fino ad oggi con anche una sola rata non pagata entro i soliti 5 giorni lavorativi di tolleranza, si perdeva il diritto alla rottamazione. Con la nuova rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali invece si potranno saltare fino a due rate anche non consecutive senza decadere dai benefici. Una volta decaduti, tutti i pagamenti andati a buon fine precedenti la decadenza verranno considerati acconti sul totale da versare. Totale che naturalmente risale alle origini, ovvero comprese le sanzioni, gli aggi e gli interessi.