Salario minimo badanti e colf 9 euro? Significa stipendio doppio e doppie spese per le famiglie

Mario nava
COl salario minimo salgono gli stipendi della badante, ma salgono pure le spese per le famiglie.
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Il salario minimo di cui tanti si parla dovrebbe riguardare la generalità dei lavoratori. Salario minimo significa quel minimo di stipendio orario da erogare ad un lavoratore, imposto per legge.Questo significa che anche una badante piuttosto che una colf, verrebbero assoggettate a questo minimo.

E ciò significa stipendio più alto, in casi limite, addirittura doppio. Ma le associazioni dei datori di lavoro del settore dimestico sono già in allarme per l’aumento ingente dei costi per le famiglie.

Salario minimo e salario di oggi, per le badanti un aumento notevole

Niente di certo, anzi, perché siamo ad una proposta di correttivo delle regole generali sul lavoro. Ma se ne parla da tempo, di portare lo stipendio minimo a 9 euro ad ora per ridare dignità al lavoratore dipendente. Non sono poche le categorie che vengono pagate nettamente meno. Tra queste, i collaboratori domestici, o assistenti familiari come si chiamano oggi. Parliamo quindi di colf, baby sitter o badanti.

Portare a 9 euro all’ora il salario minimo per queste categorie, significa raddoppiare in alcuni casi il proprio stipendio, mentre dal lato delle famiglie significa ampliare a dismisura i costi.

Oggi infatti il CCNL del lavoro domestico prevede le seguenti tabelle che danno un quadro preciso di quanto sia lo stipendio minimo da erogare.

Per esempio, per i lavoratori non conviventi, in regime di paga oraria si hanno:

  • Livello A              € 4,69
  • Livello AS            € 5,53
  • Livello B               € 5,86
  • Livello BS            € 6,22
  • Livello C               € 6,57
  • Livello CS            € 6,93
  • Livello D              € 7,99
  • Livello DS            € 8,33

È evidente che solo il caso della badante addetta all’assistenza di persone non autosufficienti, se altamente qualificate, inquadrate nel livello DS, si arriva ad una paga simile a quella di cui si parla. Per le conviventi, con orario di lavoro superiore alle 40 ore a settimana, significa arrivare sempre nettamente oltre i 1,000 euro al mese.  Infatti i lavoratori conviventi in base alle tabelle dovrebbero prendere:

  • Livello A              € 645,50
  • Livello AS            € 762,88
  • Livello B               € 821,56
  • Livello BS            € 880,24
  • Livello C               € 938,94
  • Livello CS            € 997,61
  • Livello D              € 1.173,65
  • Livello DS            €1.232,33

Le associazioni dei datori di lavoro non ci stanno

Se dal lato del lavoratore lo stipendio minimo a 9 euro l’ora sarebbe una specie di toccasana, esattamente l’opposto sarebbe per le famiglie.

“Si rischia un +91% di costi per colf e bandati”, questo ciò che sostengono da Domina, popolare associazione dei datori di lavoro del settore domestico.

Introducendo i 9 euro per la paga oraria legale,  i costi per colf e badanti potrebbero salire alle stelle. “Il salario minimo aumenterebbe i costi annui del +41,1% nei casi di utilizzo solo per 25 ore a settimana senza convivenza, fino ad un +91,5% nel caso di 54 ore settimanali con convivenza”, sono calcoli di Domina questi, che sottolineano come sarebbero insostenibili per gli anziani, che poi sono i diretti interessati dai servigi della badante.

Il pensionato medio vive al di sotto della soglia dei 14.000 euro annui. Sarebbe impossibile caricare i costi totali di una badante stipendiata con il salario minimo, su questi anziani. Spenderebbero tutto ciò che hanno per la badante, ma poi dovrebbero mangiare, pagare le bollette, eventualmente l’affitto e così via.

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