Avere un ISEE basso delle volte diventa una necessità più che un’esigenza. Continuare a fruire del reddito di cittadinanza quando in famiglia non ci sono altre entrate, ad esempio. O per avere un assegno unico più alto per i figli. O per avere le tasse universitarie più basse da pagare. Soprattutto a fronte dei prezzi che salgono continuamente, poter fruire di agevolazioni da parte dello Stato per alcune famiglie è essenziale. Ma a volta l’ISEE troppo alto non lo permette.
L’ISEE non fotografa la situazione attuale
Ma l’ISEE si riferisce a redditi e patrimoni del 2021 e le cose, da allora, per una famiglia in crisi potrebbero essere cambiate. La perdita del lavoro, la fine della fruizione dell’indennità di disoccupazione. Ma anche la perdita di committenti per un lavoratore autonomo che si trova, quindi, a dover fare i conti con entrate più basse.
Un nuovo nato in famiglia, la morte di un nonno che ci aiutava con la pensione; insomma, le cose che possono capitare economicamente ad una famiglia sono molte. E l’ISEE rimane quello di due anni prima. Ma come fare per rendere la situazione della dichiarazione il più “reale possibile”?
Il primo modo legale per abbassare l’ISEE è quello di richiedere un ISEE corrente laddove sia cambiata la situazione reddituale o patrimoniale. In questo modo si prenderà in considerazione la situazione dei 12 mesi precedenti e non quella del 2021 (per ISEE 2023).
I cambi di residenza possono aiutare ad abbassare l’ISEE
Se nel nucleo familiare ci sono soggetti che abitano altrove ma hanno un reddito proprio pur mantenendo la residenza nella casa familiare, è meglio procedere con un cambio di residenza. Supponiamo che ci sia un figlio che vive fuori casa, pur mantenendo la residenza con i genitori. Ma se questo figli lavora ed ha un reddito proprio questo pesa sull’ISEE dei genitori.
In questo caso è meglio chiedere al figlio di cambiare residenza per non appesantire con il proprio reddito l’ISEE del nucleo familiare. Anche perchè, nella maggior parte dei casi, i genitori non beneficiano di quel reddito ma ne pagano solo le conseguenze. Con questo cambio di residenza l’ISEE avrebbe un grosso giovamento.
Ma la cosa funziona anche al contrario. Se in famiglia vive un soggetto senza reddito che ha la residenza altrove, meglio sarebbe che cambiasse la propria residenza e la prendesse all’interno del nucleo familiare. In questo modo andrebbe ad abbassare l’ISEE stesso, visto che aumenterebbero i componenti del nucleo ma non il reddito.