allerta latte allerta latte

Allerta alimentare latte, ecco i marchi ritirati

Allerta alimentare: ritirati tre marchi di latte per rischio chimico. Ecco quali sono e cosa fare se si è acquistato il lotto coinvolto.

Si estende l’allerta alimentare lanciata dal Ministero della Salute in merito a una partita di latte potenzialmente pericolosa per i consumatori. Dopo il primo richiamo di un lotto legato a un caso di malessere segnalato da un cittadino, nelle ultime ore le autorità sanitarie hanno disposto il ritiro di ulteriori tre marchi commerciali. La misura, sebbene definita “precauzionale”, evidenzia la serietà della situazione.

I marchi coinvolti nel richiamo

I nuovi prodotti interessati dal provvedimento sono i seguenti:

  • “Valli Genovesi”: latte parzialmente scremato pastorizzato ad alte temperature, in confezioni da 1 litro, 0,75 litri e mezzo litro;
  • “Valle Stura”: stessa tipologia di latte, disponibile in bottiglie da 1 litro e mezzo litro;
  • “Alberti”: latte confezionato nel solo formato da 1 litro.

Tutti questi marchi fanno capo allo stesso produttore, ovvero la G. Alberti & C., che confeziona il latte nel proprio stabilimento situato a Pontedassio (Imperia).

Il lotto sotto osservazione

Il lotto interessato dal richiamo è il numero 230525, che riporta come data di scadenza il 23 maggio 2025. Si tratta di un lotto già oggetto di controlli a seguito di un caso di malessere segnalato dopo il consumo di latte a marchio Basko, per il quale era già stata disposta una precedente allerta.

Cosa è successo: i motivi del richiamo

Alla base del provvedimento c’è una sospetta alterazione del colore e del pH del prodotto, che ha fatto scattare l’allerta da parte dell’ASL locale. Nonostante si tratti di una misura preventiva, il Ministero della Salute ha deciso di estendere il ritiro dell’intero lotto, venduto anche sotto altri marchi. È importante notare che la decisione è stata presa prima che venissero completate le analisi ufficiali, a tutela della salute pubblica.

Indicazioni per i consumatori

L’invito rivolto a tutti i consumatori è di non consumare il latte appartenente al lotto richiamato e di restituire il prodotto al punto vendita, dove sarà possibile ottenere il rimborso o la sostituzione. Le autorità ribadiscono che nessun rischio va sottovalutato, soprattutto in presenza di alterazioni visibili o anomalie nell’odore e nel gusto del latte.

Monitoraggio e aggiornamenti

Al momento sono in corso ulteriori accertamenti da parte delle autorità sanitarie, che chiariranno se il malessere riportato sia effettivamente riconducibile al consumo del latte in questione. L’episodio sottolinea ancora una volta l’importanza del sistema di tracciabilità alimentare e del monitoraggio continuo della qualità dei prodotti messi in commercio.