Aprire una attività di servizi per anziani, come fare per mettersi in proprio

Mario nava
Badante, lavorare e prendere la Naspi, ecco come si può fare e le varie soluzioni previste dalla normativa in vigore.

Che l’Italia sia un Paese di anziani lo dicono le statistiche. Uno dei paesi membri della UE con l’età più elevata nella popolazione. E tanti anziani stanno producendo l’incremento a dismisura delle badanti, cioè di chi svolge per professione l’attività di assistenza anziani e non autosufficienti.

Ma c’è chi dietro l’invecchiamento della popolazione potrebbe vedere un business, perché è vero che anche il lavoro della badante è una attività che muove denaro. E allora sembra che inizino a nascere attività di lavoro autonomo sotto forma di impresa che hanno come oggetto proprio i servizi per la terza età.

Di cosa hanno bisogno gli anziani?

L’aumento dell’età media della popolazione è figlia di due fattori, uno positivo ed uno negativo della nostra società. Da un lato l’aumento della vita media degli italiani, evidentemente, una cosa buona dal momento che si vive più a lungo. Dall’altro però, c’è il calo delle nascite, perché le famiglie italiane fanno pochi figli.

Più anziani ci sono, più elevato è il mercato dove potrebbe inserirsi una attività di servizi per persone più in là con gli anni.

L’attività di servizi per anziani può essere di qualsiasi genere, da quelli specifici per i servizi di assistenza, a quelli più svariati. Di cosa hanno bisogno questi anziani? Partendo da questa domanda si possono estrapolare i servizi che un centro per anziani può andare ad offrire. Ci sono:

  • Servizi assistenziali  (cura della persona, igiene e attività para-infermieristiche);
  • Sorveglianza diurna e notturna;
  • Servizi di accompagnamento;
  • Servizi fisioterapici e di riabilitazione;
  • Servizi burocratici;
  • Servizi di pulizia degli ambienti domestici.

Tutti servizi necessari e per molti anziani, impossibili da svolgere da soli o con l’ausilio di figli e parenti, magari impegnati per conto loro in mille altre faccende lavorative e non. Ed è in questo scenario che rientra l’attività di lavoro di servizi per anziani.

Come si fa ad aprire un centro di servizi per anziani?

Che sia in forma societaria o in forma di ditta individuale cambia relativamente poco. Infatti una persona, magari già alle prese con attività di questo tipo (magari una badante o una colf), può decidere di mettersi in proprio e svolgere lei stessa le attività richieste dagli anziani clienti, oppure dotarsi di un vero e proprio organico, magari fatto da colleghe che svolgono la stessa tipologia di attività.

Per aprire un centro servizi non occorre un determinato e specifico titolo di studio, anche se avere attestati come Operatori socio sanitari, infermieri e così via, evidentemente può essere titolo preferenziale, non tanto per avviare l’attività ma quanto piuttosto per avere clienti.

Occorre aprire una Partita Iva e iscriversi alla Camera di Commercio. Non ci sono particolari e insostenibili costi per aprire una attività del genere dal momento che la Partita Iva non ha costi e la Camera di Commercio prevede solo un piccolo versamento annuale come iscrizione. Se dal punto di vista burocratico i costi sono bassissimi, naturalmente essi salgono se l’attività diventa imponente e multi-servizio, dal momento che servono uffici e strutture dotate per esempio di software e hardware, di macchinari per le cure riabilitative, macchinari per la fisioterapia, utenze di gas, luce ed acqua e così via. Magari occorrerà acquistare anche veicoli e macchinari utili alla deambulazione degli anziani o al loro accompagnamento quotidiano per le loro esigenze.

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