Assegni familiari badanti e colf: ecco chi paga il lavoratore domestico che ha familiari a carico

Mario nava
badante lavoro straordinario

Anche nel settore domestico avere familiari a carico da diritto alla corresponsione degli assegni familiari.

Gli assegni familiari sono una prestazione economica erogata dall’Inps a lavoratori appartenenti a determinate categorie o ai pensionati. Tra questi anche i lavoratori domestici, dalla baby sitter alla colf e fino alla badante.

La situazione anomala relativa aio lavoratori domestici però, riguarda il datore di lavoro. Per la generalità dei lavoratori è il datore di lavoro in busta paga ad erogare gli assegni. Per i pensionati o per i percettori di alcuni ammortizzatori sociali come la Naspi, gli assegni li eroga l’Inps insieme al rateo di pensione o di disoccupazione mensile. Nel lavoro domestico nulla di tutto ciò è possibile.

Ma allora come vengono erogati gli assegni ai lavoratori domestici? Vediamo di approfondire l’argomento con una sintetica guida sul come recuperare questi emolumenti, che possono essere anche retroattivi per chi non li ha mai richiesti.

Assegni familiari senza sostituto di importa

Il diritto agli assegni familiari è imprescindibile, perché nessuno può negarlo al lavoratore. Ma è una prestazione che si può ottenere dietro domanda da parte dell’interessato e soprattutto, se si centrano determinati requisiti di composizione del nucleo familiare e di reddito dello stesso nucleo familiare.

Anche se è il datore di lavoro ad erogare gli assegni, questa prestazione la eroga l’Inps sia per le famiglie dei lavoratori dipendenti in generale, che nel nostro caso, per i domestici.

Nel settore però il datore di lavoro, cioè la famiglia per cui si presta servizio o l’anziano a cui si presta assistenza, non funge da sostituto di imposta. Ciò significa che in busta paga non potrà essere erogato nulla al lavoratore alla voce assegni familiari.

Il datore di lavoro domestico infatti, non è tenuto ad effettuare i conguagli fiscali, ad erogare l’ex Bonus Renzi o ad applicare il nuovo taglio del cuneo fiscale. Il lavoratore deve fare tutto con lo Stato e con gli enti preposti ad effettuare queste operazioni. Quindi, se per recuperare un credito fiscale occorre presentare dichiarazione e richiesta all’Agenzia delle Entrate, per gli assegni familiari occorre presentare domanda all’Inps direttamente.

Assegni familiari badanti, i requisiti

Per avere diritto agli assegni familiari occorre essere in possesso di un regolare contratto di lavoro. Inoltre il proprio nucleo familiare deve essere composto da più persone e il reddito de nucleo deve essere sotto i parametri che annualmente l’Inps stabilisce pubblicando le relative tabelle.

Il datore di lavoro  non entra nella corresponsione degli assegni perché non deve anticipare nulla in busta paga come fanno i datori di lavoro degli altri settori. Gli assegni vengono corrisposti dall’Inps al lavoratore e versati sul conto corrente che il lavoratore stesso ha indicato in sede di presentazione della domanda.

Gli assegni vengono pagati in due rate semestrali, e per i lavoratori che non hanno mai richiesto questo emolumento, si può presentare istanza retroattiva, andando a recuperare anche 5 anni di assegni familiari mai percepiti. Infatti il diritto decade decorsi 5 anni da quello in cui è maturato.

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