E così anche l’Assegno di Inclusione è arrivato al primo step dopo i primi 18 mesi di fruizione. Come accadeva con il Reddito di Cittadinanza anche per l’Assegno di Inclusione chi lo sta prendendo ormai da gennaio 2024 si trova di fronte al mese di blocco. Il mese di luglio per chi sta prendendo il sussidio da gennaio è quello dedicato al rinnovo della domanda. Ma è un mese senza ricarica. Basta fare la domanda per prendere di nuovo l’Assegno di Inclusione ad agosto? Secondo il Ministero del Lavoro si, secondo molti tecnici si, ma la realtà è diversa. E lo stiamo scoprendo adesso quando ci imbattiamo in soggetti che devono rinnovare l’ADI per 12 mesi da agosto 2025. C’è da fare altro, altrimenti si corre il rischio di perdere il beneficio anche ad agosto e per i mesi successivi fino ad adempimento espletato.
Assegno di Inclusione nuova domanda: cosa fare adesso per prendere il sussidio
Chi ha preso l’Assegno di Inclusione da gennaio 2024 per la prima volta a giugno ha preso il suo diciottesimo pagamento mensile. E pertanto adesso a luglio non dovrebbe ricevere nulla visto che è il mese di blocco deputato per la presentazione delle nuove domanda. usare il condizionale è d’obbligo visto che il Ministero del lavoro con il governo pare intenzionato, come ha dichiarato il Ministro Calderone, a concedere un versamento una tantum da 500 euro come una sorta di salvaguardia per chi, come da normativa, deve restare un mese senza alcun sussidio. E sempre dal Ministero si parlava di semplificare le procedure, con la sola domanda di Assegno di inclusione che diventava necessaria per prendere altri 12 mesi di beneficio. Ma la domanda adesso si scopre non essere sufficiente.
Ecco la procedura corretta, altrimenti sono guai
“Un contributo straordinario per i beneficiari dell’Assegno di inclusione che nel 2025 concludono le prime 18 mensilità di fruizione ADI e dopo esame della domanda di rinnovo sono ammessi all’ulteriore periodo di 12 mensilità”. Questo si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ci sono già gli stanziamenti per la ricarica aggiuntiva. Ma mancano le certezze sulle date di erogazione. Ma a prescindere dalla disposizione che prevede il riconoscimento di una somma a copertura del mese di interruzione tra i 2 periodi di fruizione del beneficio, cioè tra i primi 18 mesi ed i successivi 12 mesi, adesso ciò che interessa è presentare a modo la domanda. la procedura è la stessa della prima volta.
Basta andare da un Patronato o CAF oppure basta collegarsi al sito dell’INPS accedendo all’area riservata con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Ma con qualcosa che va meglio chiarito. La domanda non basta, nonostante ciò che si dice.
Infatti dopo aver presentato la nuova domanda, nel giro di un paio di giorni va sottoscritto nuovamente il PAD. In questo caso bisogna collegarsi alla piattaforma SIISL, e quindi va fatta una operazione diversa da quella del collegamento al sito dell’INPS.
Un qualcosa che non è intuitivo e che molti non sanno. Collegandosi alla piattaforma SIISL c’è da sottoscrivere nuovamente il PAD. Solo così la procedura sarà completata. Se si presenta solo la domanda è evidente che non ci saranno le condizioni utili a poter tornare a prendere ciò che gli spetta. In quel caso è facile ipotizzare che l’INPS invierà messaggi circa la mancata sottoscrizione del PAD quando lo stesso Istituto lo riterrà opportuno.
Con tempistiche ignote che rischiano di portare una famiglia nelle condizioni di aver presentato domanda a luglio, ma senza PAD che se sottoscritto ad agosto, rischia di spostare a settembre il nuovo ingresso nell’ADI.