Assegno unico 2023, nuove cifre e novità anno nuovo  

Mario nava
Cosa cambierà a gennaio per l’assegno unico e universale sui figli a carico
carta acquisti

L’assegno unico ha segnato una grande novità e un grande cambiamento per le misure di welfare per le famiglie. La misura unica e universale, entrata in scena a marzo 2022 è una misura strutturale, cioè priva di scadenza. Anche nel 2023 sarà la misura su cui le famiglie dovranno contare dal punto di vista del sostegno alla genitorialità. Ma rispetto a questo primo anno di funzionamento della misura, qualcosa cambierà inevitabilmente. Infatti sull’assegno unico 2023, nuove cifre e novità anno nuovo  in arrivo, e molto importanti.

 
Assegno unico 2023, aumenti di importo  

Come qualsiasi altra misura pagata dall’INPS, anche l’assegno unico per forza di cose a gennaio dovrà adeguarsi al tasso di infrazione. Dal momento che il paese vive un incremento del costo della vita mai registrato prima, è probabile che anche gli aumenti dell’assegno unico e universale sui figli a carico saranno piuttosto cospicui. Come per le pensioni si parla di un incremento dell’8%. Questa almeno è l’ipotesi più accreditata al momento. E stando a questa ipotesi, chi oggi prende 175 euro a figlio, se le condizioni utili al beneficio resteranno immutate (stessa fascia di Isee, stessa condizione lavorativa, reddituale e patrimoniale della famiglia), prenderà 189 euro al mese.  

Rinnovo automatico dell’assegno unico e universale  

 
Cambierà qualcosa anche dal punto di vista della struttura del beneficio. Infatti chi è già oggi un beneficiario della prestazione, non dovrebbe riprodurre domanda. In pratica dovrebbe bastare rinnovare l’ISEE a gennaio, visto che comunemente la sua scadenza è a dicembre di ogni anno. Rinnovando l’ISEE, l’INPS potrà verificare la permanenza delle condizioni utili al beneficio per le famiglie interessate, e naturalmente, ricalcolare l’importo spettante. Solo per chi presenta domanda la prima volta questa diventerà determinante e andrà prodotta obbligatoriamente. Naturalmente è scontato che ogni variazione, come per esempio nuove nascite o figli che diventano maggiorenni, devono passare necessariamente dall’intervento dei diretti interessati in modifica.  

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie