Bonus asilo nido anche agli stranieri con permesso di lavoro, i chiarimenti dell’INPS

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Bonus asilo nido anche agli stranieri che non hanno permesso di soggiorno di lungo periodo.
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Ibonus asilo nido è un riconoscimento economico che dallo scorso 1 gennaio può arrivare ad un importo annuo di 3mila euro. Il bonus è riconosciuto in base al valore dell’Isee .

Bonus Asilo nido

Il riconoscimento arriva, come abbiamo già detto, fino a 3mila euro l’anno per i nuclei familiari con Isee fino a 25mila euro. Scende a 2500 euro per i nuclei familiare con Isee compreso tra 25mila e 40mila euro e a 1500 euro l’anno per i nuclei familiari che superano i 40mila euro o non hanno presentato l’ISEE.

L’INPS ha riconosciuto il bonus ai soli cittadini italiani o a quelli appartenente all’Unione Europea, riconoscendolo ai cittadini extracomunitari solo nel caso che siano in possesso di permesso di soggiorno UE per lungo periodo.

Di fatto, quindi, l’istituto ha lasciato fuori da beneficio tutti gli stranieri che soggiornano legalmente in Italia con permesso di lavoro, ad esempio.

L’estensione del beneficio

L’ordinana del 9 novembre 2020 del tribunale di Milano, però, ha ritenuto tale decisione discriminatoria ed in contrasto con le direttive UE che impone parità di trattamento per tutti i cittadini di paesi terzi che sosggiornano e lavorato negli stati membri dell’UE.

Per il tribunale, quindi, tale discriminazione deve essere rimossa disponendo la disapplicazione della circolare INPS numero 27 del 2020.

L’INPS si adegua all’ordinanza e da il via libera, quindi, al riconoscimento del bonus asilo nido anche agli stranieri che non hanno permesso di soggiorno di lungo periodo.

Con il messaggio 4768 del 2020, infatti, l’Istituto spiega che il bonus sarà riconosciuto anche agli stranieri non in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo a patto che soggiornino legalmente in Italia.

L’INPS, inoltre, spiega che le domanda presentate dagli stranieri che sono state respinte sulla base della circolare numero 27 del 2020, saranno riesaminate a patto che il richiedente presenti istanza di riesame. Le nuove domande presentate da stranieri soggiornanti in Italia, a prescindere dalla tipologia di permesso in possesso, entro la fine del 2020, saranno accettate automaticamente.

L’Istituto, però, sottolinea che le domanda saranno accolte con riserva in attesa della decisione al riguardo da parte della Corte di Giustizia del’UE edell’appello che l’INPS ha presentato contro l’ordinanza del Tribunale di Milano.

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