Ogni mese, l’INPS pubblica online il cedolino della pensione, un documento fondamentale che permette ai pensionati di verificare l’importo erogato, eventuali aumenti, trattenute, e altre voci utili. Tuttavia, per molti non è sempre chiaro come interpretarlo correttamente. In questo articolo vediamo come leggere il cedolino INPS e capire da dove derivano eventuali variazioni nell’importo mensile.
Dove trovare il cedolino INPS
Il cedolino può essere consultato online tramite il portale ufficiale INPS accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, è necessario andare su: “Prestazioni e servizi” → “Servizi” → “Cedolino pensione e servizi collegati”.
Qui si trovano:
- l’importo netto del mese;
- gli arretrati (se presenti);
- le trattenute fiscali e previdenziali;
- il dettaglio dell’imponibile e delle ritenute IRPEF.
Voci principali da controllare nel cedolino
Nel cedolino pensione sono presenti diverse voci importanti, tra cui:
- importo lordo: è la somma totale prima delle trattenute fiscali;
- trattenute IRPEF: l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che può variare anche in base a detrazioni e scaglioni;
- addizionali regionali e comunali: trattenute calcolate sull’imponibile IRPEF, riferite all’anno precedente;
- eventuali rimborsi: per esempio, conguagli positivi da dichiarazioni dei redditi;
- eventuali conguagli negativi: derivanti da tasse non pagate o errori di calcolo.
Aumenti: cosa controllare
Gli aumenti nella pensione possono derivare da diversi fattori:
- rivalutazione annuale: ogni anno l’importo delle pensioni viene rivalutato in base all’inflazione (art. 1, comma 287, Legge 197/2022);
- conguagli fiscali positivi: se a seguito del 730 l’INPS deve rimborsare delle imposte, l’importo viene sommato al cedolino;
- ricalcolo della pensione: può avvenire se ci sono stati errori o aggiornamenti contributivi;
- trattenute sospese: ad esempio, se l’addizionale comunale era terminata.
Trattenute: perché possono aumentare
Tra le trattenute che incidono sull’importo netto, ricordiamo:
- IRPEF e addizionali locali;
- ritenute per pignoramenti o recuperi indebiti;
- trattenute per assistenza sanitaria integrativa (in caso di ex dipendenti pubblici);
- restituzioni di prestazioni non spettanti, come l’indebito percepito.
Nel periodo tra marzo e maggio, spesso si registrano conguagli fiscali che possono ridurre l’importo percepito, soprattutto se nel 730 erano emerse imposte da versare.
Come approfondire
Per chiarimenti è sempre possibile:
- consultare il fascicolo previdenziale del cittadino sul sito INPS;
- rivolgersi a un CAF o patronato;
- contattare direttamente l’INPS tramite il servizio “INPS Risponde” o il numero verde 803 164.
Controllare ogni mese il cedolino pensione INPS è una buona abitudine per essere consapevoli di eventuali variazioni. Capire da cosa derivano gli aumenti o le trattenute consente di intervenire in caso di anomalie e di avere un quadro chiaro della propria situazione previdenziale.