Cosa succede se non pago l’affitto?

carlo murante
fondo perduto ristrutturazione

Il pagamento dell’affitto è probabilmente uno dei momenti peggiori per un inquilino, oppure uno dei momenti migliori per il proprietario, ma vi siete mai chiesti cosa succederebbe se qualcuno decidesse di non pagare l’affitto?


Molti di noi penserebbero che arrivi fin da subito lo sfratto tuttavia non è proprio così.
Infatti, prima di giungere allo sfratto, ci sono diversi passaggi che sono tra il non pagamento e quest’ultimo.


Intanto bisogna ricordarsi una delle cose fondamentali quando si vive in affitto o quando si affitta un appartamento o una casa… ovvero il fatto che la legge italiana impone una tolleranza sul pagamento dell’affitto. Una flessibilità di ben 20 giorni dalla scadenza.
Dunque, facendo un semplice esempio, se dobbiamo pagare l’affitto entro il 5 Giugno in realtà avremo tempo fino al 25 Giugno. Ma cosa succede se supero il tetto dei 20 giorni? Be’ semplicemente il proprietario, come giusto che sia, potrà agire legalmente contro l’inquilino.

Cosa succede se non pago l’affitto

Come abbiamo già detto poco fa, una volta superati i 20 giorni di tolleranza imposti dalla legge, il padrone di casa può avviare una procedura anche per il solo mancato pagamento di una singola rata.
La stessa cosa, invece, ad esempio non vale per quelle che sono le spese condominiali: in questo caso la tolleranza non sarà di 20 giorni ma bensì di 60.


Ma senza fare troppi voli pindarici, se le condizione lo prevedono il padrone di casa può avviare sì le procedure di sfratto per liberare il suo immobile da, alla fine, estranei (visto che non pagando più l’affitto non sono più inquilini) al fine di poterlo affittare nuovamente a qualcun altro.
Per quanto in questo articolo lo sfratto sembri una cosa molto veloce c’è da dire che in realtà è una procedura abbastanza lenta e avviene solamente dopo una procedura molto lunga e solo se non si trovano alternative migliori dello sfratto stesso. Dunque, come potete immaginare, non è proprio comunissimo essere sfrattati.


Una cosa importante da ricordare è che, chi non paga l’affitto, non rischia solamente di essere ovviamente sfrattato, anche se nel nucleo familiare ha minori o disabili, poiché potrebbe dover ripagare un debito (le impedite entrate che ha causato al proprietario di casa) che può sfociare, perfino, nel pignoramento dei vari bene in possesso del coinquilino. Prima del pignoramento passerà davvero molto tempo, dunque, il coinquilino potrà saldare nel mentre, se vuole, il suo debito nonostante lo sfratto subito.

Come funziona lo sfratto?

Allora iniziamo con il dire che la norma di sfratto, come abbiamo già detto, non è un qualcosa di così tanto rapido.
Prima dello sfratto stesso infatti il padrone di casa deve provare a chiedere i soldi all’inquilino tramite una lettera di diffida (dove si chiede di pagare entro un certo limite).


ATTENZIONE questa non è una cosa obbligatoria, semplicemente, è utile al padrone di casa stesso risolvere le cose nel modo più pacifico possibile, provando a evitare udienze varie (che rallenterebbero il suo riottenere la sua casa).


Quello che rappresenta il primo “tassello” dello sfratto è l’essere citati in giudizio dove se, il coinquilino, non si presenta o non presenta nessuna opposizione la sentenza sfocerà in una sola direzione: pronunciazione del giudice dello sfratto esecutivo.


Nel caso in cui, invece, presenti un opposizione l’inquilino può richiedere fino a 90 giorni di tempo per guadagnarsi o cercarsi il denaro che serve. Dopo questo periodo vi è una seconda sentenza che serve a giudicare se l’inquilino ha pagato i vari affitti o se, non essendo idoneo, merita lo sfratto.
Nel caso in venga sfrattato l’inquilino ha fino a 10 giorni per lasciare l’appartamento. Dopo questo periodo di tempo, se l’inquilino non ha fatto le valigie ed è andato via, interviene la forza pubblica con lo sfratto coatto.

In caso di minori o disabili?

Come già detto in precedenza lo sfratto è possibile anche se nel nucleo familiare sono presenti minori o disabili, ma vi è una differenza: prima dello sfratto stesso, infatti, bisognerà aspettare che quest’ultimi trovino una sistemazione.

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