Ecco la sentenza che annulla lo straordinario per la badante che lavora nei giorni festivi

Mario nava
Badante, lavorare e prendere la Naspi, ecco come si può fare e le varie soluzioni previste dalla normativa in vigore.

Il settore domestico si sa è un settore particolare e le attività lavorative svolte da colf e badanti tutto possono essere tranne che paragonate alla stragrande maggioranza delle altre attività lavorative. Il datore di lavoro che non è sostituto di imposta, la sede di lavoro che spesso coincide con il luogo di residenza del lavoratore (le badanti e le colf conviventi), gli orari di lavoro difficilmente circoscrivibili ad una determinata fascia oraria dal momento che sono legate alle esigenze della persona da assistere.

Si tratta di particolarità evidente delle attività legate al lavoro domestico, soprattutto per il lavoro della badante. Particolarità che si estendono anche alle giornate festive, molte delle quali le badanti, anche se da contratto non dovrebbero, le passano al lavoro. Lavorare nei festivi da diritto allo straordinario, questo almeno per grandi linee, perché fa notizia una recente sentenza della Cassazione Civile dello scorso 16 dicembre che di fatto mette un fermo allo straordinario da erogare alle badanti che lavorano nei festivi.

Badanti e lavoro nei festivi

Senza parlare in termini tecnici e senza fare riferimento a normative e cavilli di legge, non è certo una rarità che una badante che sta in casa la domenica (o magari che sta in casa a Natale o a Capodanno), venga chiamata a lavorare anche se dovrebbe essere a riposo. La badante che non ha altro posto dove andare che non sia la casa del suo assistito, cioè l’anziano o l’anziana con cui convive e per cui lavora, trascorre le domeniche ed i festivi nel posto dove lavora. E se l’anziano ha bisogno di aiuto, certamente la lavoratrice interviene, perché appare assurdo che dica: “sto a riposo, è domenica”.

Lavorare nei festivi, nonostante il lavoro svolto la domenica sia poco quantificabile dal punto di vista normativo e temporale, da diritto alla badante al pagamento di un surplus di stipendio, normalmente pari al  60% della retribuzione globale di fatto se le ore di straordinario sono prestate di domenica o in un giorno festivo.

La sentenza che farà discutere

No allo straordinario se la badante lavora volontariamente nei festivi. Questo ciò che è emerso da una recente sentenza della Corte di Cassazione del 16 dicembre  scorso. Quello che fa discutere è sicuramente la motivazione per la quale la sentenza ha decretato quello che è una anomalia particolare e piuttosto discutibile, cioè il fatto che alla badante non spetterebbe lo straordinario in determinati casi.

“Non può essere riconosciuto lo svolgimento di ore di lavoro straordinario nei giorni festivi, utili ai fini del diritto alle differenze retributive e al TFR residuo, allorché sia accertata la volontarietà della scelta della collaboratrice di trascorrere il proprio tempo libero in compagnia dell’assistita e del figlio di questa”, questo il testo della sentenza. In pratica, se viene dimostrato che la badante vuole restare in casa dell’assistito (ma è il posto dove vive), anche nei festivi, nessuna indennità aggiuntiva come straordinario è spettante alla lavoratrice.

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