Dall’INPS la pensione anticipata 2025 ai disoccupati, novità e regole Dall’INPS la pensione anticipata 2025 ai disoccupati, novità e regole

La pensione anticipata dell’INPS dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà

La pensione anticipata dell’INPS nel 2025 si potrà prendere dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà se conviventi.

Quando si parla di pensioni anticipate tutti i lavoratori che si avvicinano alle giuste età per lasciare il lavoro sono molto interessati. A maggior ragione se si parla di pensioni che possono arrivare a 59 o 60 anni. Le uscite sono molto variabili in base a tanti fattori. prima di tutto all’età bisogna aggiungere i contributi. Ed ogni misura prevede degli anni di contributi minimi da raggiungere. Poi ci sono le platee di riferimento, perché ci sono misure destinate solo a determinati lavoratori o contribuenti. Ed infine, ci sono tanti altri requisiti da centrare.
Per esempio, la legge 104 è un fattore determinante per molte misure. E non parliamo di invalidità con legge 104 propria del richiedente la pensione. Parliamo di invalidità dei parenti. La figura del caregiver, cioè di chi assiste un parente disabile è una di quelle che aprono le porte del pensionamento in maniera molto anticipata. E soprattutto, con diverse misure. Oggi vedremo per esempio quando per la pensione anticipata dell’INPS dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà.

La pensione anticipata dell’INPS dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà

La legge 104 non è altro che il contenitore di tutte le misure, le prestazioni e le agevolazioni destinate a portatori di handicap e ai loro familiari. Si, i familiari dei disabili anche in materia previdenziale possono avere accesso sia adesso che nel 2025 anche a delle pensioni anticipate. Grazie alla legge 104 anche le pensioni possono essere agevolate dal punto di vista delle uscite.
Per esempio ai caregivers, che hanno parenti dentro alla legge 104 si possono aprire le porte della pensione con due delle tre misure che il governo ormai appare certo, ha deciso di confermare per il 12025. L’Ape sociale e opzione donna sono misure che non chiudono più il 31 dicembre 202 ma dovrebbero essere ai nastri di partenza pure nel 2025. Queste due misure con l’aggiunta della quota 41 per i precoci, sono le tre prestazioni anticipate dell’INPS che tra i potenziali beneficiari hanno anche la figura del caregiver.

I caregivers e le pensioni anticipate, ecco varie opportunità

Tra le varie categorie a cui queste tre misure sono destinate, c’è anche quella dei caregivers. Parliamo di soggetti che assistono un parente stretto disabile sotto i benefici della legge 104 con cui convivono da almeno 6 mesi. Sulla materia vanno fatte due precisazioni. Una sul grado di parentela, l’altro sulla convivenza. Il parente disabile deve essere di primo gradfo, oppure un parente o affine di secondo grado. Ma in questo caso è necessario che il parente o l’affine fino al secondo grado oltre ad essere invalido, deve essere privo di genitori o coniuge, oppure con genitori o coniugi a loro volta invalidi gravi o over 70 di età. Per la convivenza invece, i 6 mesi partono a ritroso dalla data di presentazione della domanda. E soprattutto, la convivenza è stabilita sotto lo stesso tetto, cioè in un immobile che ha lo stesso numero civico e che al massimo deve avere un interno differente.

I caregivers, la legge 104 e le pensioni anticipate anche a 59 anni

Chi ha il ruolo del caregiver può andare in pensione con la quota 41 come lavoratore precoce. Per questa misura non ci sono vincoli di età ma basta raggiungere 41 anni di versamenti. Di questi 41 anni, 35 anni devono essere effettivi. Significa che non si devono considerare i contributi figurativi per periodi di indennità per disoccupati o per indennità di malattia. E almeno un anno, cioè 12 mesi di contributi o 52 settimane, devono essere versati, anche discontinuamente, prima dei 19 anni di età.

Pensioni Ape sociale anche nel 2025 e pure per i caregivers

Anche l’Ape sociale riguarda i caregivers. Con questo strumento si può andare in pensione con almeno 63 anni e 5 mesi di età e con almeno 30 anni di contributi versati. Questi sono i requisiti che riguardano gli invalidi. Rispetto alla quota 41 la misura non prevede i 3 mesi di finestra. Ma ha delle limitazioni evidenti. Perché si tratta di una misura che dura fino ai 67 anni di età essendo una specie di indennità di accompagnamento alla vera pensione di vecchiaia. Non ha la tredicesima, non prevede gli assegni familiari, non ha le maggiorazioni sociali e non è nemmeno reversibile in caso di prematuro decesso del pensionato. Inoltre ha un limite massimo di importo che non si può superare che è fissato a 1.500 euro al mese. E non di adegua al tasso di inflazione ogni anno.

La pensione di opzione donna 2025


Opzione donna è la misura che si centra se entro la fine dell’anno precedente quello della domanda di pensione, sono stati completati almeno 61 anni di età ed almeno 35 anni di contributi. Per opzione donna però c’è un vantaggio per le donne caregiver con figli avuti. Infatti chi ha avuto un figlio può andare in pensione come caregiver se entro la fine dell’anno precedente ha completato almeno 60 anni di età. Con due o più figli invece, basta che al 31 dicembre dell’anno precedente l’età completata sia pari a 59 anni. La misura ha una unica pesante limitazione. Infatti si tratta del calcolo contributivo della stessa. A prescindere da quando sono stati versati i contributi, il calcolo della pensione è esclusivamente con il sistema contributivo che spesso penalizza pesantemente le pensioni. Ecco spiegato quindi come per la pensione anticipata dell’INPS dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà.