Pasqua senza Assegno di Inclusione, ecco il motivo dell’ADI con domanda solo acquisita

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Triste la Pasqua senza Assegno di Inclusione, ecco il motivo dell’ADI con domanda solo acquisita e quindi bloccata.
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Molti singoli e molte famiglie hanno già percepito l’Assegno di Inclusione. Da gennaio la misura è attiva. C’è chi ha già preso ben 3 mesi di sussidio. Naturalmente molto dipende dalla velocità con cui gli interessati hanno presentato domanda. Ci sono cittadini però che nonostante hanno presentato la domanda ormai da mesi, non hanno ancora ricevuto nulla. E non perché la domanda è respinta per carenza dei requisiti. La domanda è semplicemente “acquisita”. Ma perché c’è chi non ha ricevuto ancora risposta?

Pasqua senza Assegno di Inclusione, perché?

Sarà una Pasqua senza Assegno di Inclusione e quindi una Pasqua triste per tante famiglie che da settimane e mesi attendono ancora l’esito della loro domanda. Non domanda respinta o sospesa. La loro domanda è semplicemente ancora in istruttoria. Sono davvero molte le domande in una specie di limbo per i richiedenti. Ed una domanda in attesa, senza esito, non può essere lavorata nuovamente, non si può presentare ricorso. Oltre al danno la beffa, perché chi ha ricevuto la reiezione della domanda o la sua sospensione, ha scoperto anche i motivi. L’INPS infatti con l’esito della domanda indica anche i motivi dell’eventuale sospensione o della bocciatura della domanda. Ma quali possono essere i motivi di questa fase di stallo della domanda? A dire il vero una causa unica non c’è. Ma possono essere diversi i motivi di questo blocco.

Perché la domanda di ADI è ancora in istruttoria?

Collegandosi al sito dell’INPS con il proprio SPID gli interessati che hanno presentato domanda di ADI, possono verificare lo stato della loro domanda. Se c’è scritto accolta, significa che la domanda ha avuto esito positivo. E dentro l’accoglimento l’interessato da casa può verificare l’importo assegnato. Per pratiche respinte o sospese, l’interessato può conoscere, cliccando sopra lo stato della domanda, la motivazione di questo esito negativo definitivo o temporaneo. Per esempio, DSU non presente sta ad indicare che manca un ISEE in corso di validità. Invece su una pratica semplicemente acquisita, nulla si può vedere e nessuna informazione si può ottenere. Le ipotesi più plausibili sono sostanzialmente due. Una che parte dal diretto interessato e l’altra da alcune strutture che dovrebbero provvedere a segnalare all’INPS la presa in carico. Parliamo di ASL, servizi sociali ed assistenziali. Nel primo caso invece, probabilmente l’INPS ha bisogno di ulteriore tempo. Per verificare i casi più delicati come possono essere la presenza di provvedimenti di condanna per uno dei beneficiari della famiglia. Oppure per verificare se effettivamente uno degli interessati ha una percentuale di disabilità in linea con ciò che vuole la normativa.

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