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Pensione a 62 anni anche senza 41 anni di contributi: ecco il trucco che in pochi conoscono

Pensione a 62 anni anche senza 41 anni di contributi? Ecco tutte le strade legali che permettono l’uscita anticipata. Alcune ti sorprenderanno.

In molti pensano che per andare in pensione a 62 anni servano per forza 41 anni di contributi. Ma non è così: ci sono eccezioni e scorciatoie legali che permettono l’uscita anticipata anche con carriere più brevi. Ecco quali sono.

Pensione anticipata contributiva (anche prima dei 64 anni)

Esiste una pensione che con pochi anni di contributi permette di lasciare il mondo del lavoro prima dei 67 anni. Può accedervi chi ha:

  • almeno 20 anni di contributi effettivi;
  • nessun contributo versato prima del 1° gennaio 1996;
  • un assegno pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (circa 1.500 euro lordi/mese nel 2025) – c’è uno sconto per le mamme che possono accedervi con assegno di 2,8 volte se hanno un figlio e 2.6 volte se ne hanno almeno 2;

Può andare in pensione a 64 anni, e in alcuni casi anche prima, accettando penalizzazioni sull’assegno.

Isopensione o contratto di espansione

Con accordi aziendali e sindacali, le aziende possono accompagnare il lavoratore alla pensione con un prepensionamento fino a 7 anni prima rispetto ai requisiti per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata ordinaria. Questo significa anche a 62 anni, se rientri in un piano attivo. Si tratta dell’isopensione che non è una pensione vera e propria: a pagare l’assegno mensile è la propria azienda che è tenuta a versare anche i contributi all’Inps fino al momento del pensionamento vero e proprio.

Ape Sociale

L’Ape Sociale consente l’uscita a 63 anni e 5 mesi ma è pianificabile per chi ha già 62 anni e possiede, in alcuni casi specifici. L’importante è aver raggiunto i 30 anni di contributi (36 per alcune categorie). Se si pianifica l’uscita da disoccupato in Naspi, l’uscita dal mondo del lavoro parte dal compimento dei 61 anni e 5 mesi (con 24 mesi di Naspi, poi, si può arrivare a 63 anni e 5 mesi senza lavorare).

Con una corretta programmazione e certificazione INPS, l’accesso è possibile anche prima dei 62 anni.

Pensione anticipata per invalidi (invalidità pari almeno al 74%)

Chi ha un’invalidità civile riconosciuta pari almeno al 74% può andare in pensione anticipata a:

  • 61 anni per le donne;
  • 56 anni per gli uomini;

purché sia un lavoratore dipendente del settore privato e in possesso dei requisiti contributivi minimi.

E’, quindi, possibile andare in pensione a 62 anni anche senza 41 anni di contributi. Serve però conoscere le eccezioni, sfruttare al meglio le normative esistenti e muoversi per tempo con richieste precise e documenti certificati.