Pensione a 63 anni con 20 anni di contributi, ma solo per le mamme

Luca
Scopri le possibilità della pensione anticipata contributiva a 63 anni per le madri di almeno 3 figli. Maggiori sconti o assegni pensionistici più generosi.
bonus mamma sulla pensione

Anche se non è una norma conosciuta da tutti, le pensioni anticipate contributive permettono di ottenere un anno di “sconto” sul requisito anagrafico o, in alternativa, un assegno pensionistico più generoso. Piuttosto che attendere i 64 anni richiesti dalla pensione anticipata contributiva prevista dalla Legge Dini, è possibile pensionarsi a 63 anni se si è madre di almeno 3 figli, ma cerchiamo di capire come.

Per le donne lavoratrici madri che ricadono interamente nel sistema contributivo, la legge Dini consente di anticipare l’età pensionabile di quattro mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 12 mesi. Se non si vuole anticipare, l’altrnativa è quella di richiedere un aumento dell’assegno applicando un coefficiente di trasformazione maggiorato di uno o due anni a seconda del numero di figli. Questa opportunità è riconosciuta solo alle pensioni previste dal sistema contributivo (pensione di vecchiaia a 67 anni ce pensione anticipata a 64 anni, entrambe richiedono 20 anni di contributi) che richiedono un requisito anagrafico, come, appunto, la pensione di vecchiaia anticipata, come spiega l’Inps.

La recente circolare 46/2024 dell’Inps ha chiarito che questa opzione può essere utilizzata per raggiungere il requisito di importo minimo per la pensione. Ad esempio, una lavoratrice con tre figli che soddisfa i requisiti per la pensione di vecchiaia potrebbe pensionarsi a 66 anni anziché al compimento dei 67, oppure a 67 anni con un assegno calcolato come se avesse 69 anni (e questo aumenta l’importo).

In pensione a 63 anni con 20 anni di contributi

La stessa regola vale per le pensioni anticipate contributive, le opzioni includono l’accesso a 64 anni con un coefficiente aumentato corrispondente a 65 o 66 anni, oppure un’anticipazione fino a 63 anni. Tuttavia, questo tipo di pensione riguarda solo le lavoratrici che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1995 e hanno raggiunto i 64 anni di età.

Queste agevolazioni si applicano solo per coloro che ricadono nel sistema contributivo introdotto dalla riforma del 1995 e non si estendono alla pensione anticipata “ordinaria” per le donne che richiede 41 anni e dieci mesi di contributi indipendentemente dall’età. Attenzione però, coloro che scelgono l’opzione donna non beneficiano di questi vantaggi, poiché il calcolo dell’assegno si basa sul sistema contributivo, ma la parte giuridica segue le norme della pensione retributiva o mista.

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