Pensione, come accedere da 56 a 71 anni

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Pensione, tutte le misure per accedere dai 56 ai 71 anni con relativi requisiti contributivi richiesti.
Ecco come andare in pensione in anticipo 2023 a chi ha perso il lavoro nel 2022 ed ha sfruttato il periodo di Naspi.

La normativa attualmente in vigore in Italia permette diversi modi per accedere al pensionamento che lo permettono, in alcuni casi, a partire dai 56 anni di età e fino a 71 anni.

Si tratta di diverse misure che richiedono, ognuna, differenti requisiti di accesso.

In questo articolo cercheremo di esaminarle tutte per vedere quali sono le possibilità di pensionamento o prepensionamento del singolo.

Premettendo che esistono 2 misure che permettono la pensione a prescindere dall’età, il pensionamento, in questo caso è consentito con la pensione anticipata al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e al raggiungimento dei 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

L’altra misura che non richiede un’età anagrafica per l’accesso è la quota 41 per lavoratori precoci che richiede, però, oltre all’appartenenza al lavoro precoce ed a uno dei profili tutelati, almeno 41 anni di contributi maturati.

Pensione come accedere

56 anni e 61 anni: la pensione di vecchiaia anticipata permette l’accesso dei lavoratori dipendenti del settore privato e dei lavoratori autonomi con invalidità certificata superiore all’80% che abbiano maturato almeno 20 anni di contributi e compiuto 56 anni di età se donne e 61 anni di età se uomini.

58 o 59 anni: Opzione donna permette il pensionamento alle lavoratrici dipendenti che entro il 31 dicembre 2019 hanno maturato 35 anni di contributi e 58 anni di età e alle lavoratrici autonome che entro la stessa data hanno maturato 35 anni di contributi e compiuto 59 anni di età. La misura richiede il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno pensionistico spettante.

62 anni: la pensione quota 100 permette l’accesso al compimento dei 62 a chi abbia maturato almeno 38 anni di contributi.

63 anni: l’Ape sociale permette il pensionamento al compimento dei 63 anni a lavoratori disoccupati che hanno terminato da 3 mesi di fruire della Naspi spettante in possesso di 30 anni di contributi, lavoratori invalidi con percentuale certificata di almeno il 74% in possesso di 30 anni di contributi, caregiver familiari in possesso di 30 anni di contributi, lavoratori gravosi e usuranti in possesso di almeno 36 anni di contributi.

64 anni di età: con la pensione anticipata contributiva si può accedere al pensionamento se in possesso di almeno 20 anni di contributi versati interamente nel sistema contributivo (o tutti versati dopo il 31 dicembre 1995 o nel caso che il lavoratore, avendo una posizione aperta nella Gestione separata INPS possa richiedere il computo in essa). Per l’accesso, inoltre, è richiesto che l’assegno previdenziale liquidato sia pari o superiore a 2,8 volte il trattamento minimo INPS.

67 anni: pensione di vecchiaia per chi è in possesso di almeno 20 anni di contributi versati.

71 anni: pensione di vecchiaia contributiva che richiede, oltre al compimento dell’età predetta, il possesso di almeno 5 anni di contributi versati interamente nel sistema contributivo (o tutti versati dopo il 31 dicembre 1995 o nel caso che il lavoratore, avendo una posizione aperta nella Gestione separata INPS possa richiedere il computo in essa).

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