Pensione con 41 anni di contributi: quando vi rientrano i lavoratori autonomi?

Anche il lavoratore autonomo che ha versato prima del compimento dei 19 anni di età almeno 12 mesi di contributi rientra nella categoria dei lavoratori precoci. Ma per avere diritto alla pensione con 41 anni di contributi, come i lavoratori dipendenti, anche gli autonomi devono rientrare in uno dei profili di tutela.

Rispondiamo alla domanda di un lettore di Pensioniefisco.it che ci scrive:

Buongiorno sono un autonomo e m han detto che anche se ho iniziato a 17 anni a lavorare con di più di 12 anni di contributi non passo nella categorie precoci è possibile? Grazie

Quota 41 autonomi

I lavoratori autonomi, come quelli dipendenti, hanno diritto a pensionarsi con la quota 41 solo nel caso appartengano ad uno dei profili di tutela.

Per avere diritto alla quota 41 è necessario essere:

• disoccupati involontariamente ed aver terminato di fruire dell’intera indennità di disoccupazione spettante da almeno 3 mesi (in questo profilo il lavoratore autonomo non rientra)
• caregiver che al momento del pensionamento assiste da almeno 6 mesi un familiare con grave handicap ai sensi della legge 104
• lavoratore con invalidità pari o superiore al 74%
• lavoratore usurante o gravoso

Con la sola eccezione del lavoratore disoccupato tutti gli altri profili sono raggiungibili sia da lavoratori autonomi che da quelli dipendenti, allo stesso modo. Di fatto se le hanno detto che non rientra nella pensione con 41 anni precoci molto probabilmente è perchè non rientra in nessuno dei profili tutelati e non perchè è lavoratore autonomo.

Non basta, infatti, essere un lavoratore precoce per accedere alla pensione con 41 anni di contributi. Dovrà attendere, per pensionarsi, di raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contributi.

Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.