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Pensione di giugno 2025 in ritardo per tutti. Ecco cosa succede

La pensione di giugno 2025 arriva in ritardo: ecco perché il pagamento slitta al 3 giugno e cosa c’entra la Festa della Repubblica.

Giugno 2025 porta con sé un piccolo disagio per milioni di pensionati italiani: il pagamento delle pensioni sarà in ritardo rispetto alle consuete scadenze. A causare lo slittamento è la Festa della Repubblica, celebrata ogni anno il 2 giugno, che quest’anno cade di lunedì, creando un ponte festivo che coinvolge anche la giornata di sabato 31 maggio e domenica 1° giugno.

Pagamento pensioni: le date abituali e cosa cambia a giugno

Di norma, il pagamento delle pensioni avviene a partire dal primo giorno bancabile del mese. Quando però il 1° o il 2 del mese coincidono con un giorno festivo o con la domenica, l’erogazione slitta automaticamente al giorno successivo utile. Nel caso di giugno 2025:

  • Sabato 31 maggio: non bancabile;
  • Domenica 1° giugno: chiusura festiva;
  • Lunedì 2 giugno: festività nazionale.

Il primo giorno utile per l’accredito sarà quindi martedì 3 giugno 2025, sia per chi riceve la pensione tramite accredito su conto corrente bancario o postale, sia per chi si reca agli sportelli postali per il ritiro in contanti.

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Cos’è la Festa della Repubblica e perché blocca i pagamenti

Il 2 giugno è una festa nazionale che celebra la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta nel 1946 tramite referendum popolare. Dopo la caduta del fascismo e la fine della Seconda Guerra Mondiale, gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica: la vittoria di quest’ultima segnò la fine della dinastia dei Savoia.

In quanto festa civile, il 2 giugno comporta la chiusura degli uffici pubblici, delle banche e di Poste Italiane, motivo per cui non è possibile effettuare operazioni di accredito, pagamento o incasso. Lo slittamento dei pagamenti è quindi un effetto tecnico legato alla chiusura del sistema bancario e postale.

Il ritardo riguarderà tutti i beneficiari, sia quelli che ricevono la pensione tramite accredito diretto su conto, sia chi si presenta fisicamente agli sportelli di Poste Italiane. In quest’ultimo caso, potrebbe anche essere predisposto un calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome, come già avvenuto in passato, per gestire al meglio l’afflusso.

Nel frattempo non occorre fare nulla: il pagamento sarà automatico, semplicemente posticipato di un giorno. Chi ha domiciliazione bancaria o postale vedrà l’importo accreditato il 3 giugno. Chi ritira in contanti può informarsi direttamente presso l’ufficio postale di riferimento per conoscere eventuali modalità organizzative.