Pensione di vecchiaia e anticipata, cambiano i requisiti ecco per chi

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Come e quando aumenteranno l’età pensionabile e la carriera per le pensioni anticipate.
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Le pensioni hanno un collegamento a doppio filo con la stima di vita della popolazione. Infatti il collegamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita della popolazione, finisce sempre con il portare più avanti i requisiti per lasciare il lavoro. Più sale la vita media degli italiani, più aumentano età e contributi utili alle pensioni. Ma il subdolo meccanismo non produce l’effetto contrario. Perché all’abbassarsi della vita media della popolazione, i requisiti di accesso alla pensione non tornano indietro. Di conseguenza, il meccanismo di collegamento tra vita media degli italiani e pensioni, va solo in avanti. E presto i lavoratori inizieranno a fare i conti con uno scatto.

Fino al 2026 pensioni identiche ad oggi, ecco perché

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Lo stop agli scatti per l’aspettativa di vita durerà fino al 31 dicembre 2026, perché così hanno deciso i legislatori. L’ultimo scatto quindi è stato quello del 2019, quando l’età per le pensioni di vecchiaia salì a 67 anni mentre la carriera utile alle pensioni anticipate è arrivata a 42 anni e 10 mesi per gli uomini ed un anno in meno per le donne. Lo scatto del 2019 fu di 5 mesi. Poi il meccanismo è stato congelato, anche se adesso per le pensioni anticipate è stato inserito il meccanismo della finestra che posticipa il primo rateo di pensione di 3 mesi. Fino al 2026 quindi, gli italiani continueranno a lasciare il lavoro, salvo cambiamenti improvvisi oggi improbabili, con i medesimi requisiti di oggi sia per la pensione di vecchiaia che per l’anticipata.

Pensione di vecchiaia e anticipata, ecco cosa cambia e da quando

Ricapitolando, i requisiti per le pensioni vengono adeguati periodicamente in base all’aspettativa di vita della popolazione come certificata dall’ISTAT. Dopo il passaggio dai 66 anni e 7 mesi di età pensionabile ai 67 odierni, che come dicevamo è stato a gennaio 2019, fino al 2026 niente incrementi. Poi però accadrà quello che a noi sembra inevitabile oggi e cioè un aumento dei requisiti, anche se meno forte rispetto ai 5 mesi del 2019. Sarà di due mesi probabilmente lo scatto che varrà per il biennio 2027/2028. L’età minima per la pensione di vecchiaia passerà quindi a 67 anni e 2 mesi, mentre le anticipate passeranno a 43 anni di contributi per gli uomini e 42 anni per le donne. Chi è nato nel 1960 quindi, per la sua pensione di vecchiaia dovrà aspettare due mesi in più rispetto a chi è nato nel 1959.

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