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Pensione di vecchiaia, quanti anni servono nel 2025 e nel 2026?

Il nuovo aumento dell’età pensionabile doveva scattare il prossimo anno, cosa dobbiamo aspettarci per la pensione di vecchiaia?

Nel 2024 per accedere alla pensione di vecchiaia serve aver compiuto 67 anni e aver maturato almeno 20 anni di contributi. Quanti anni saranno necessari nel 2025 e nel 2026?

La normativa previdenziale prevede che i requisiti per accedere alla pensione, a qualsiasi pensione, siano aggiornati tenendo conto dell’aspettativa di vita. L’età prevista per la pensione di vecchiaia così come i contributi richiesti dalla pensione anticipata, quindi, sono soggetti ad adeguamenti periodici sulla base dell’aspettativa di vita Istat.

Cosa prevede la legge sull’aumento dell’età pensionabile

La Legge Fornero ha previsto che ogni prestazione previdenziale sia adeguata alla speranza di vita, questo per fare in modo che ogni trattamento non sia pagato per troppi anni consecutivi.

Il primo adeguamento alla speranza di vita si è avuto nel 2013  ed ha portato l’età di accesso alla pensione di vecchiaia da 66 anni a 66 anni e 3 mesi.

Nel 2016 l’aumento è stato di 4 mesi e l’accesso alla prestazione di vecchiaia da allora ha richiesto 66 anni e 7 mesi, fino al 2019 quando è intervenuto il terzo aumento di 5 mesi che ha portato la pensione di vecchiaia agli attuali 67 anni.

Il quarto adeguamento che doveva esserci nel 2021(da questa data l’adeguamento è a cadenza biennale), è stato nullo a causa del Covid che ha rallentato l’aumento della speranza di vita e lo stesso è accaduto per l’adeguamento del 2023.

Il sesto adeguamento alla speranza di vita è atteso nel 2025 con effetti sul biennio 2025 e 2026.

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Niente aumenti fino al 31 dicembre 2026

L’aumento dell’età pensionabile dovrebbe scattare dal 1° gennaio 2025, ma per la terza volta consecutiva la speranza di vita non è aumentata, questo significa che non scatterà nessun aumento per i requisiti di pensionamento il prossimo anno.

A comunicarlo è un decreto del Mef del 18 luglio 2023 con il quale si certificava una variazione Istat negativa della speranza di vita (un mese in meno) per la popolazione con età di 65 anni. La differenza è calcolata sulla media dei valori registrati nel biennio precedente rispetto a quello prima: media valori 2021/2022 rispetto a quelli 2019/2020. L’adeguamento, però, non può mai essere in negativo (l’età aumenta ma non diminuisce mai) e per questo si cristallizza l’età pensionabile per ulteriori due anni.

Di fatto, quindi, per accedere alla pensione di vecchiaia basteranno 67 anni fino al 31 dicembre 2026. Il prossimo aumento dell’età pensionabile, pertanto, ci sarà solo il 1° gennaio 2027.