Perdi 5 mesi e 5.000 euro di pensione se non sfrutti questa occasione subito

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Lo sai che perdi 5 mesi e 5.000 euro di pensione se non sfrutti questa occasione subito perché non conosci la normativa in vigore?
pensioni 2024

Con una carriera pari a 30 anni di contributi si può andare in pensione anche nel 2024 con l’APE sociale. Ma solo se si appartiene a quelle particolari categorie a cui si rivolge questa particolare misura previdenziale. Servono 63 anni e 5 mesi di età, ma la misura è destinata solo a pochi. Con 30 anni di contributi però si può andare in pensione lo stesso, anche se ad una età più avanzata. Ma senza dover necessariamente aspettare i 67 anni di età. Ed è una cosa molto importante da capire. Perché perdi 5 mesi e 5.000 euro di pensione se non sfrutti questa occasione subito. Ecco di cosa si tratta.

Pensione prima se hai 30 anni di contributi

In questi giorni si fa un gran parlare dell’aspettativa di vita che dal 2027 dovrebbe inasprire i requisiti di accesso alla pensione. Dopo anni di stop, presto la vita media degli italiani dovrebbe fa salire nuovamente l’età della pensione di vecchiaia e i contributi delle pensioni anticipate ordinarie. Dal 2019, anno in cui è stato registrato l’ultimo scatto dei requisiti per le pensioni collegati all’aspettativa di vita, tutto è rimasto fermo. Infatti nel 2019 sia l’età pensionabile della pensione di vecchiaia che la contribuzione utile alle pensioni anticipate ordinarie furono allungati di cinque mesi. La pensione di vecchiaia è passata così da da 66 anni e 7 mesi di età a 67 anni. La pensione anticipata ordinaria invece è salita a 42 anni e 10 mesi per gli uomini ed a 41 anni e 10 mesi per le donne. Solo per le pensioni di vecchiaia questo inasprimento non fu applicato a soggetti che svolgono un lavoro gravoso (le 15 categorie che valgono per APE sociale e per la Quota 41 per i precoci) o un lavoro usurante.

Via dal lavoro con 30 anni di contributi, ecco come

Tutte quelle categorie di lavoratori che per attività svolta rientrano nell’APE sociale, nella Quota 41 per i precoci e nello scivolo usuranti con quota 97,6, anche oggi possono andare in pensione con l’età anagrafica prevista fino al 2018. Quindi in pensione con 66 anni e 7 mesi di età e non con 67 anni. Quindi, 5 mesi prima dell’età utile alla pensione di vecchiaia ordinaria. Però non bastano 20 anni di contributi come per quest’ultima misura. Servono infatti almeno 30 anni di contributi. E devono essere tutti effettivi da lavoro. Quindi, non si possono utilizzare i contributi figurativi. Può sembrare poco ma chi non sfrutta questa occasione rischia di perdere mesi di pensione e quindi soldi. Per esempio, un pensionato che avrà a 67 anni 1.000 euro al mese di pensione, se rimanda l’uscita a 67 anni quando invece potrebbe benissimo andarci a 66 anni e 7 mesi, perde 5 mesi di pensione. Ed a 1.000 euro al mese significa lasciare 5.000 euro che non verranno mai più recuperati.

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