Precari della PA: sono discriminati, scatta la procedura di infrazione

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Potrebbe arrivare la possibilità del risarcimento danni per i precari storici della pubblica amministrazione.
scuola

I precari della Pubblica Amministrazione sono discriminati dalle leggi Italiane e proprio per questo motivo la Commissione Europea ha fatto scattare la procedura di infrazione contro l’Italia. Precari della scuola, sel SSN, dei vigili del fuoco e ogni comparto della pubblica amministrazione non hanno gli stessi diritti dei lavoratori a tempo indeterminato.

Precari PA discriminati

La procedura di infrazione potrebbe portare, finalmente, a un maggior numero di diritti per i precari della pubblica amministrazione. I precari, infatti, secondo la Commissione Eurpopea devono avere gli stessi diritti dei dipendenti PA a tempo indeterminato.

Chi ha, quindi, un contratto di lavoro a scadenza nella PA ha una disparità di trattamento anche rispetto ai lavoratori precari del settore privato e proprio per questo motivo l’UE ha richiamato l’Italia che, sembrerebbe violare le regole di un accordo europero tra Stati membri.

Ci sono, infatti delle regole che vengono applicate per i lavoratori a tempo determinato del settore privato ma non per quelli del settore pubblico. Pensiamo soltanto alla regola che vuole la trasformazione del rapporto di lavoro in tempo indeterminato quando la sommatoria dei contratti sottoscritti supera la durata dei 24 mesi. La stessa cosa non si applica nella Pubblica amministrazione: si pensi ai precari della scuola che vanno avanti anche decenni con supplenze anche annuali senza, però, ottenere il tanto atteso contratto a tempo indeterminato.

I precari della pubblica amministrazione, tra l’altro, non hanno neanche la possibilitò di ottenere il giusto risarcimento derivante dal danno subito dal protrarsi di contratti a termine oltre la soglia dei 24 mesi senza che questi si trasformino in contratti a tempo indeterminato.

In tal senso adesso potrebbe intervenire la Corte di Giustizia Europea a pronunciarsi al riguardo e sembrerebbe orientata a concedere ai lavoratori vessati della PA non solo la possibilità di agire in giudizio per ottenere un risarcimento dei danni, ma anche di ottenere il riconoscimento retributivo derivante dal lavoro di precariato una volta entrati in ruolo, cosa che adesso non è pienamente concesso.

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