pagare i pensionati è un problema pagare i pensionati è un problema

Riforma delle pensioni, ecco la direzione: pagare i pensionati è un problema, arriva lo stop

Nessuno lo sa ma pagare i pensionati è un problema e anche la riforma delle pensioni rischia di diventare un miraggio.

Passano gli anni, passano le manovre finanziarie dei governi ma una cosa che resta intatta è il sistema previdenziale. Le pensioni restano ancorate alla riforma Fornero. Niente interventi strutturali sul sistema, niente correttivi a quella rigida legge varata dal governo Monti/Fornero nel 2012. Ed è il perché non si tocca quella legge che ormai non fa più notizia. Infatti la direzione resta sempre la stessa e sulla nuova ipotetica riforma del sistema c’è un dato inequivocabile che può essere riassunto in un semplice passaggio: pagare i pensionati è un problema. E allora cosa succede?

Ecco perché la riforma delle pensione è un miraggio autentico

Pagare i pensionati è un problema? Pare di sì visto che anche se per tutti il fatto che la legge Fornero è abbastanza rigida e da superare, di una nuova riforma delle pensioni ormai si parla poco. E se si parla di superamento della riforma Fornero si parla di misure che poi tanto distanti dalle decisioni introdotte dal 2012, non vanno. Perché se mai dovessero sopraggiungere nuove misure, queste saranno sempre indirizzate verso un peggioramento dei requisiti e delle regole di calcolo dei trattamenti. Come dire, evitate di sognare ad occhi aperti un ritorno al passato e a misure più favorevoli. Il sistema non può permetterselo. Pagare i pensionati è un problema e questo può essere sicuramente una considerazione che fa storcere il naso. Perché in un sistema dignitoso, equo e regolare, la pensione dovrebbe essere un sacrosanto diritto maturato dopo carriere e lavori e soprattutto, dopo aver pagato i contributi. Perché la pensione non è un gentile omaggio dello Stato, ma è ciò che il cittadino ha maturato. Con sforzi fisici per via del lavoro svolto. Ma anche con sforzi economici visto che i contributi si devono pagare.

Riforma delle pensioni, ecco la direzione: pagare i pensionati è un problema, arriva lo stop

Il governo pare intenzionato a varare lo stop all’aumento dei requisiti delle pensioni dal 2027. Infatti in base alla stima di vita della popolazione che sta crescendo, come ha confermato l?ISTAT, viene previsto un aumento di 3 mesi dal 2027 per le pensioni di vecchiaia e per la loro età pensionabile. Ma anche per le pensioni anticipate e il loro limite contributivo. Ma nonostante il meccanismo sia automatico, deve passare da un decreto del governo. Che ha già manifestato l’interesse a bloccare questo incremento dei requisiti. Ma prima o poi i requisiti dovranno salire. E se per il 2027 e il 2028 forse arriverà la salvaguardia, dal 2029 si troverà ad avere questo problema. Ipotizzare salvaguardie su salvaguardie è esercizio azzardato. Quindi ogni due anni le pensioni dovrebbero salire dal punto di vista dei requisiti, allontanandosi sempre di più. Di 2 mesi per volta o di 3 mesi per volta solo il tempo lo dirà. Ma presto si rischia di dover attendere 70 anni o più per la pensione di vecchiaia. E anche gli importi delle pensioni caleranno. Sempre ogni due anni e sempre per via dell’aspettativa di vita, anche i coefficienti che portano il montante contributivo a diventare pensione, vengono corretti. E se la vita media della popolazione sale, i coefficienti diventano meno favorevoli. Tutto ad avvalorare la tesi che pagare i pensionati è un problema, che mina anche eventuali riforme delle pensioni. Pagare le pensioni per più tempo visto che in media un pensionato vive più a lungo è un problema. Che ha una soluzione. Rimandare le pensioni spostandole nel tempo allontanando i requisiti. Ma anche ridurre gli importi.