Riforma delle pensioni: novità possibile e tutti via a 64 anni, ecco come

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Come funzionerebbe la nuova visione di una quota 41 per tutti contributiva.
riforma quota 41 per tutti

Anche se ormai tutti sanno che il 2024 non porterà nessuna riforma delle pensioni nel sistema previdenziale italiano si continua con insistenza a parlare di quota 41 per tutti. La misura individuata da tempo come quella ideale (ma non l’unica) da cui far partire la riforma delle pensioni, resta sul tavolo perché se ne parla insistentemente. Nelle ultime settimane, forse perché chi deve legiferare ha capito che le promesse sono una cosa mentre la realtà dei conti pubblici è un’altra, sta però prendendo corpo una ipotesi diversa su quota 41.

La quota 41 per tutti si farà, non subito e non come in origine si prevedeva

Pensioni future

In pensione con quota 41 per tutti, questo è ciò che chiedono i lavoratori e che chiedono sindacati e Lega. La quota 41 per tutti è la misura che dovrebbe entrare nel sistema non appena la riforma sarà adottata. Non si sa ancora quando, ma a prescindere da ipotesi e proposte, non crediamo possibile una riforma delle pensioni priva di questa misura di cui si parlava già nel 2019, quando il governo giallo-verde guidato dal Premier Giuseppe Conte partì con la quota 100.

Oggi la quota 41 è destinata solo ai precoci e solo di determinate categorie che sono gli invalidi, i caregivers, i disoccupati e i lavori gravosi. Nella nuova veste quota 41 per tutti dovrebbe essere estesa a tutti i lavoratori.

Cosa c’è dietro l’ipotesi di quota 41 per tutti senza limiti di età per la riforma delle pensioni

La quota 41 è una misura che sicuramente è altamente costosa per le casse dello Stato. Proprio alla luce dei calcoli che si fanno circa l’impatto della misura sulle casse pubbliche, il governo sembra intenzionato a proseguire con lo studio di alcuni correttivi sulla stessa misura. Per non renderla di fatto una misura sostitutiva in toto della pensione anticipata ordinaria, ecco che compaiono alcune ipotesi penalizzanti per i lavoratori. Prima tra tutte il calcolo del trattamento pensionistico proveniente dalla quota 41 per tutti.

La misura se verrà varata potrebbe essere contributiva. Infatti, per renderla meno onerosa per lo Stato, potrebbe nascere imponendo ai lavoratori che scelgono la misura, un calcolo tutto contributivo della prestazione. Una scelta dettata dalla volontà di risparmio per le casse pubbliche, che alla fine produrrebbe assegni più bassi per i lavoratori, alla stregua di quelle lavoratrici che sulla loro pelle hanno subito tagli anche del 30% con la pensione di opzione donna.

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