Sciopero poste 3 giugno 2025, martedì potrebbe essere una giornata critica per milioni di cittadini italiani. È infatti previsto uno sciopero nazionale dei lavoratori di Poste Italiane, indetto dalle sigle sindacali CGIL e UIL, che potrebbe provocare disagi significativi, soprattutto per chi attende il pagamento della pensione mensile. Lo stop coinvolgerà l’intero personale dell’azienda e rischia di paralizzare servizi fondamentali, dagli sportelli fisici alle attività di tipo bancario.
Sciopero poste, le ragioni della protesta
Alla base della mobilitazione ci sono forti contrasti tra i sindacati e la dirigenza di Poste Italiane. I rappresentanti dei lavoratori denunciano da mesi la mancanza di dialogo e trasparenza, soprattutto dopo che, nel novembre 2024, le principali sigle sindacali sono state escluse dai tavoli negoziali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il nuovo piano di riorganizzazione aziendale, che prevede tagli al personale e riduzioni di organico.
Le sigle sindacali denunciano come queste misure possano compromettere la sicurezza sul lavoro e peggiorare la qualità del servizio offerto a cittadini e imprese. Tra le richieste dei lavoratori ci sono anche aumenti salariali, stabilizzazione dei precari, condizioni di lavoro più eque e una gestione trasparente della mobilità interna. Non manca inoltre la netta opposizione alla vendita delle quote pubbliche di Poste Italiane, con l’invito al governo affinché l’azienda resti sotto controllo statale.
Quali servizi saranno coinvolti
Lo sciopero del 3 giugno non si limiterà ai servizi di sportello ma interesserà l’intero sistema di Poste Italiane. Saranno sospese le prestazioni ordinarie per l’intera giornata da parte di tutto il personale. Inoltre, secondo quanto annunciato, dal 3 giugno al 2 luglio 2025 sarà possibile l’astensione anche da prestazioni straordinarie e supplementari, con impatti a medio termine su alcune attività logistiche.
L’azienda sarà comunque tenuta a garantire i servizi minimi essenziali, come stabilito dalla Commissione di Garanzia (delibera 24/332). Tuttavia, si invitano cittadini e imprese a prevedere per tempo eventuali operazioni importanti, anticipando spedizioni, pagamenti o pratiche urgenti, e utilizzando canali alternativi come bonifici, carte e app di pagamento.
Pagamento pensioni a rischio
Il tema più delicato riguarda però i pagamenti delle pensioni di giugno, che dovrebbero iniziare proprio il 3 giugno 2025, in concomitanza con lo sciopero. Se il servizio di sportello dovesse subire blocchi o rallentamenti, molti pensionati potrebbero ritrovarsi impossibilitati a riscuotere quanto spettante, con effetti immediati sui bilanci familiari, soprattutto tra chi non utilizza strumenti digitali.
Oltre ai pagamenti, si temono ritardi nella consegna della corrispondenza e possibili disagi nei servizi di consulenza e assistenza agli utenti. Le operazioni bancarie effettuate presso Poste, come pagamenti con bollettino o ricariche, potrebbero subire rallentamenti, con ripercussioni sulle scadenze fiscali o pagamenti domiciliati.
Chi ha la possibilità di ritirare la pensione in anticipo tramite accredito bancario o di effettuare operazioni online è invitato a farlo per evitare possibili complicazioni. Lo sciopero del 3 giugno si preannuncia come un evento di forte impatto: meglio prepararsi per tempo, in modo da limitare i disagi e gestire con tranquillità i propri impegni economici.