Stop alle pensioni anticipate, manca solo l’ufficialità

mazzarella
Tagli sulle pensioni anticipate, riforma delle pensioni difficili e cosa emerge adesso in vista dei prossimi tavoli sulla previdenza sociale italiana.
pensioni anticipate

La vera palla al piede del governo, l’operazione più ardua da fare è quella di riformare il sistema pensionistico, portando finalmente al superamento della Legge Fornero. Consentire di andare in pensione prima ai lavoratori è l’obiettivo da centrare con una riforma delle pensioni che deve rendere meno aspri i requisiti previdenziali che proprio dall’entrata in vigore della Legge Fornero sono diventati durissimi. Facile a dirsi difficile da farsi. La riforma delle pensioni è un argomento che probabilmente ci accompagnerà per anni. La dimostrazione è il Documento di Economia e Finanza che mette in luce una cosa ben precisa. Si tratta dello stop alle pensioni anticipate.

Stop alle pensioni anticipate, manca solo l’ufficialità

Quota 41 per tutti è diventati da un obiettivo ad una specie di autentico miraggio. Anche la versione contributiva della misura rischia di diventare difficilissima da fare. Il fatto che dal 2019 il costo della Quota 100 ha raddoppiato la spesa pubblica, vieta voli pindarici e sogni di riforme sostanziose del sistema. E lo stop alle pensioni anticipate è la cosa più vicina a diventare realtà. Inoltre, l’andamento demografico in Italia è un altro ostacolo duro. Perché aumenta sempre di più il numero degli anziani mentre cala in maniera inversamente proporzionale il numero dei lavoratori. Quindi, sono sempre meno quelli che dovrebbero finanziare le pensioni con il versamento dei contributi e sono sempre più quelli che prendono le pensioni.

Scenari cupi per chi aspettava una riforma del sistema degna di tale nome

Ipotizzare oggi, dopo il DEF, che si possa davvero arrivare in porto con la quota 41 per tutti, oppure con altre misure di pensionamento anticipato, è esercizio azzardato. Perché nemmeno il taglio della perequazione e i tagli introdotti dal Governo nell’ultima Legge di Bilancio, hanno ridotto l’aumento del costo della spesa sociale in Italia. Anzi, allo stato attuale delle cose, probabilmente nemmeno la conferma di una quota 103 già oggi pesantemente penalizzante sia come calcolo della pensione (contributiva, ndr) che come requisiti da centrare, sembra una cosa fattibile. Più facile che si peggiori ancora la situazione, magari con quella quota 104 che sarebbe l’ennesimo taglio a pensioni anticipate che tanto anticipate, man mano che passano gli anni, non sembrano più.

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie