Una nuova riforma delle pensioni in stile Fornero, tagli del 35% in arrivo?

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Una nuova riforma delle pensioni in stile Fornero, tagli del 35% in arrivo?
riforma pensioni

Senza dubbio la cosa più attesa tra quelle che i lavoratori hanno inserito nelle loro priorità è la riforma delle pensioni. Si fa un gran parlare di riforma delle pensioni, con nuove misure di pensionamento anticipato che dovrebbero presto fare capolino. Si parla di misure più favorevoli, e questo è inevitabile che desti una sensazione di fiducia in molti. Ma poi bisogna fare i conti con la realtà. E probabilmente non è azzardato pensare che molti lavoratori potrebbero uscire delusi da questa situazione. In pratica, si corre il rischio che si finisca con il varare una riforma delle pensioni che somigli più alla vecchia legge Fornero piuttosto che superarla come molti auspicano.

Una nuova riforma delle pensioni in stile Fornero è quello che finirà con l’essere varata nel 2024?

Si parla con insistenza di quota 41 per tutti. Permettere a tutti, senza limiti di età e senza fronzoli, di anticipare il pensionamento una volta raggiunti i 41 anni di contributi? l’idea è ottima, ma sarebbe una misura che di fatto cancellerebbe la pensione anticipata ordinaria che proprio la Fornero nel 2011 varò come sostituzione della vecchia pensione di anzianità. Il superamento della riforma Fornero sarebbe senza dubbio cosa fatta in questo modo. Ma se l’idea è di aggiungere la quota 41 per tutti alla pensione anticipata ordinaria, significa che chi uscirà dal lavoro con questa misura rischia di essere penalizzato in qualche modo. O imponendo un ricalcolo contributivo della prestazione, che finirebbe con il tagliare gli assegni in stile opzione donna, cioè del 35% o più. Oppure con un taglio lineare del 3% circa per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni di età. Quindi uscire con 41 anni di contributi a 60 anni significherebbe perdere il 20% della pensione.

Anche le pensioni flessibili con tagli

L’Europa, a cui l’Italia deve conto, non vede di buon occhio arrivare a consentire pensionamenti anticipati ai lavoratori. Tradotto in termini meno tecnici, da Bruxelles il monito di non annullare la riforma delle pensioni di Elsa Fornero. Inoltre le casse dello Stato tutto possono tranne che aumentare la spesa per le pensioni. Ed anche l’ipotetica nuova pensione flessibile, che parti da 62 anni di età o da 64 anni, ha nelle penalizzazioni un fattore. Perché anche se ciò che scriviamo è solo uno scenario ipotetico, scaricare sui futuri pensionati il costo di una nuova riforma, sembra praticcamente certo.

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