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Al via il rinnovo dell’Isee, pubblicato il nuovo modello

Rinnovo Isee al via da domani la presentazione della nuova Dsu che esclude dal calcolo buoni fruttiferi, libretti e titoli di Stato.

Al via il rinnovo Isee.Nella giornata di oggi, mercoledì 2 aprile 2025, il nuovo modello aggiornato per presentare la Dsu per l’Isee che escluda dal calcolo titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale fino a 50.000 euro.

A partire da domani, 3 aprile, sarà possibile provvedere alla compilazione della nuova Dsu in autonomia o avvalendosi dell’ausilio di un Caf. L’Inps pubblicherà nelle prossime ora un messaggio in cui riepiloga la novità e la partenza della riforma dell’Isee così come prevista dal Dpcm pubblicato in GU il 19 febbraio.

Il coordinatore della Consulta dei Caf Angileri, sottolinea che “Abbiamo già inviato circa 7 milioni di Isee nel 2025 e ci aspettiamo che nelle prossime settimane oltre 2 milioni di famiglie potranno richiedere un nuovo invio: si tratta di nuclei familiari che, con il ricalcolo senza Btp, potrebbero avere diritto a prestazioni maggiori come l’assegno unico, oppure potrebbero accedere ad altri bonus”.

Quanti sono gli Isee da rifare?

Secondo le prime stime circa il 40% degli Isee presentati nel 2025 sono da rifare per escludere dal calcolo gli investimenti a garanzia statale. Chi ha questo tipo di investimenti e lo ritiene opportuno da domani potrà presentare la nuova Dsu, che però sarà a pagamento.

Soltanto la prima Dsu dell’anno, infatti, viene compilata e trasmessa in modo del tutto gratuito dai Caf, da quelle successiva alle prima è richiesto il pagamento che, però, non può essere superiore a 25 euro.

La Consulta dei Caf aveva chiesto al ministero del Lavoro di stanziare delle risorse aggiuntive per permettere alle famiglie di correggere gli Isee in modo gratuito, ma a quanto pare la richiesta non è stata accolta e le famiglie dovranno pagare (a meno che non decidano di compilare la nuova Dsu in autonomia sul sito dell’Inps).

La richiesta di rendere il rinnovo a spese dello Stato non era neanche del tutto campata in aria visto che la responsabilità del rinnovo non può imputarsi al cittadino, ma alla normativa che entrata in vigore con un fortissimo ritardo.

Isee senza titoli di Stato, cosa cambia

A prevedere l’esclusione di titoli di Stato, buoni fruttiferi, libretti di risparmio dall’Isee è stata la Legge di Bilancio 2024.

Nella compilazione della Dsu il dichiarante indicherà per titoli di Stato, buoni, libretti postali il dichiarante dovrà inserire i dato contabili al netto del valore in questione (50.000 euro).

“In pratica dobbiamo solo selezionare gli importi che ci indica il cittadino di togliere dal calcolo, fino ad un massimo di 50mila euro per ciascun nucleo familiare. Non rileva se siano tutti in capo ad un unico componente o a più componenti”, spiega Angileri.

Nell istruzioni tecniche sono contenuti due esempi per comprendere come opera l’esclusione, ma in ogni caso resta fermo il limite massimo di 50.000 euro di esclusione per ogni nucleo.

L’unica eccezione sono i genitori non spostati e non conviventi che sono attratti nel nucleo del figlio minorenne o studente universitario: in questo caso il consiglio è di escludere prima i titoli di stato dei componenti del nucleo originario e solo successivamente applicare l’eventuale eccedenza per raggiungere il limite massimo, a quelli posseduti dal genitore non convivente.