Al via da febbraio la rivalutazione dell’assegno unico per i figli. Per gennaio, infatti, l’Inps ha pagato l’assegno unico in base ai vecchi importi e con i vecchi Isee, ma a febbraio lo erogherà tenendo conto degli importi rivalutati dello 0,8% ma dell’Isee 2024.
A marzo, poi, ci saranno i conguagli che si baseranno anche sul nuovo Isee e l’importo di marzo adeguerà l’importo al nuovo Isee, quello 2025, anche per quanto già erogato a gennaio e febbraio. Nella circolare 33 del 2025 l’Inps spiega anche che per chi non avrà aggiornato l’Isee entro il 28 febbraio l’importo dell’assegno unico erogato da marzo sarà quello base.
Vediamo, di seguito, i nuovi importi dell’assegno unico e le nuove soglie di Isee per il 2025.
Aumenti assegno unico 2025
L’assegno unico per i figli si adegua ogni anno alle variazioni del tasso Istata. Per il 2024 la variazione è stata pari all’0,8% e questo ridetermina sia gli importi dell’assegno che quelli delle soglie Isee su cui è calcolato.
Non si parla di aumenti stellari, visto che nella migliore delle ipotesi si supera di poco l’euro e mezzo al mese, ma va considerato che rivalutandosi anche la soglia Isee di spettanza, un lieve aumento viene anche da quello.
Vediamo i nuovi valori dell’assegno unico:
- l’importo base per chi ha un Isee superiore a 45.824,71 euro è di 57,50 euro;
- l’importo massimo per chi ha un Isee fino a 17.227,33 euro è di 201 euro;
- per i figli maggiorenni spetta da un minimo di 28,7 euro fino a un massimo di 97,7 euro (si dimezzano gli importi base e massimo che sono riconosciuti ai figli minorenni).
Quando arriva il pagamento dell’assegno unico?
Come abbiamo anticipato i nuovi importi saranno erogati da febbraio 2025, ma in base all’Isee 2024. Solo a marzo assisteremo ai conguagli con nuovi importi e nuove soglie Isee. A marzo l’Inps prenderà in considerazione la somma spettante mensilmente adeguando l’importo sia al nuovo Isee che agli aumenti e tenendo conto anche di quanto percepito nei mesi di febbraio e gennaio.
Chi per i primi due mesi ha percepito meno del dovuto si vedrà corrispondere a differenza con l’assegno unico di marzo, chi ha avuto più del dovuto restituirà la parte indebitamente percepita solo con l’assegno di marzo.
Per sapere, quindi, quale sarà l’importo definitivo dell’assegno unico percepito bisognerà attendere il pagamento di aprile poiché quella sarà la cifra che si percepirà fino a fine anno.
Si ricorda che per chi già percepisce l’assegno unico non c’è bisogno di presentare una nuova domanda, ma basta soltanto aggiornare l’Isee. L’Isee va aggiornato entro il 28 febbraio per non percepite a marzo l’importo base; in ogni caso per chi rinnova l’Isee dopo il 28 febbraio ma entro il 30 giugno ci sarà diritto agli arretrati da marzo con relativo conguaglio delle differenze.