Concorsi pubblici più semplici, tutte le novità dal governo e cosa cambia Concorsi pubblici più semplici, tutte le novità dal governo e cosa cambia

Concorsi pubblici più semplici, tutte le novità dal governo e cosa cambia

Ecco il nuovo decreto in bozza sulla riforma della PA, e cambiano le regole dei concorsi pubblici che diventano più semplici.

Riforma delle pensioni, riforma fiscale, riforma della giustizia. Si fa sempre un gran rumore su quelle che sembrano essere le priorità sulle riforme da parte del governo Meloni. Ma ci sono altri provvedimenti che sono davvero importanti e che avranno un notevole impatto ma che forse passano sotto traccia. Per esempio c’è un decreto che al momento è ancora allo stato di bozza ma che presto potrebbe portare importanti novità. Parliamo del decreto sull’organizzazione della Pubblica Amministrazione e sul reclutamento nella PA. Dentro la bozza alcuni punti sono davvero rivoluzionari, perché mirano a rendere probabilmente i concorsi pubblici più semplici.

Concorsi pubblici più semplici, tutte le novità dal governo e cosa cambia

Concorsi pubblici più semplici, tutte le novità dal governo e cosa cambia

Molti giovani e meno giovani da sempre aspirano ad entrare a lavorare presso una qualsiasi amministrazione pubblica. Ma quanti negli anni si sono imbattuti in difficoltà serie di fronte ai concorsi pubblici. Sicuramente tanti cittadini. Ecco quindi che nella bozza del decreto sul riordino delle PA e sul nuovo reclutamento c’è una semplificazione evidente. Come si legge sulle pagine di Italia Oggi per esempio, si mette in risalto che se il decreto diventerà attivo, per avviare un concorso pubblico si supera l’ostacolo dell’obbligatorietà di passare dall’attivazione di alcune procedure di mobilità volontaria. Il decreto a cui sta lavorando il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, risponde alle istanze che da tempo muovono alcune amministrazioni locali, tra cui molti Comuni. E sono proprio sulle procedure preventive di mobilità volontaria, che sono obbligatorie e non facoltative oggi che il decreto potrebbe intervenire.

Stop alla mobilità obbligatoria per i concorsi pubblici, ecco cosa cambia

Concorsi pubblici più semplici, tutte le novità dal governo e cosa cambia

Nel decreto al momento c’è la postilla che impone all’amministrazione pubblica che indice il concorso, di riservare almeno il 5% dei posti a chi proviene dalla mobilità, ma solo per i concorsi 2025. Per il 2026 questa percentuale raddoppia e si sale al 10% per poi triplicare e passare al 15% nel 2027. Piacerà o meno ma fatto sta che il vincolo di oggi che impone di passare dalla mobilità per il concorso pubblico passa alla riserva di posti banditi. Nel decreto vengono segnalate anche le penalizzazioni a cui andrebbe incontro l’amministrazione che non riserva la giusta percentuale di nuove assunzioni alle mobilità. Penalizzazioni che si applicano sulle assunzioni future ed in percentuale pari a quelle prima descritte. Stando a quanto si legge sul quotidiano prima citato, le procedure di mobilità avranno una certa rigidità, perché dovrà essere per forza di cose data la priorità nelle procedure di mobilità ai dipendenti che provengono da altre amministrazioni pubbliche.