Vulnerabili, fragili, disagiati. Con questa terminologia si fa riferimento a persone che sono in situazioni particolarmente gravi dal punto di vista fisico, economico, familiare e così via dicendo. Soggetti che devono essere sostenuti dallo Stato proprio per via della loro fragilità o vulnerabilità. Servono aiuti di Stato per questi soggetti. Ed ecco che tra le tante misure tra l’assistenziale e la previdenza, ci sono dall’INPS ben 1.300 euro al mese da prendere. Con tre distinte domande da parte di
persone che dal punto di vista sociale ed economico hanno difficoltà.
Dall’INPS 1.300 euro al mese se fai tre domande separate, eccole e a chi toccano
Di misure assistenziali l’Italia ne ha una vasta gamma. Ci sono numerosi sostegni previsti per chi si trova in condizioni di grave difficoltà. Parliamo naturalmente di sostegno economico. E parliamo di soggetti fragili perché invalidi civili totali, cioè riconosciuti con un’invalidità pari al 100% e che per via di queste menomazioni di carattere fisico o psichico, non sono più in grado di svolgere alcuna attività lavorativa. Ed è a questi soggetti che spettano oggi in determinate circostanze, 1.300 euro al mese.
Precisamente sono 1.289 euro mensili che possono ricevere coloro che rispettano i requisiti previsti e seguono alla lettera l’iter che prevede la presentazione di tre distinte domande. Prima di tutto la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile al 100% e poi la domanda per ottenere un autentico surplus economico, ovvero l’integrazione che viene assegnata a chi ha dei redditi bassi.
Ecco come prendere il più possibile dall’INPS
Come si fa ad essere riconosciuti invalidi civili? La risposta a questo quesito è che serve una domanda da presentare all’INPS. Ed è la prima delle due domande necessarie per arrivare a prendere poco meno di 1.300 euro al mese. Serve il certificato medico introduttivo che redige il medico di famiglia. Un certificato telematico che il medico rilascia e inserisce in rete. Con il certificato, anche la ricevuta di trasmissione. Ed insieme questi due documenti vanno portati al Patronato per la presentazione della domanda di invalidità civile. Poi bisogna attendere la convocazione a visita da parte della Commissione Medica Invalidi Civili dell’ASL. Dopo la visita, ecco che la Commissione rilascia il verbale. E se da questo verbale esce fuori il 100% di invalidità con permanente riduzione della capacità di lavoro, ecco che se possessore di un reddito fino a 19.772,50 euro l’interessato può ricevere l’assegno mensile che per il 2025 è pari a 336 euro al mese per 13 mensilità.
Se l’invalido ha un reddito proprio fino a 9.721,92 euro o se coniugato fino a 16.724,89 euro, si può godere della maggiorazione che è pari a 411,84 euro al mese. Cifra che si deve aggiungere ai 336 euro di prima.
Sommando la maggiorazione all’assegno di invalidità ecco che si arriva a 747,84 euro al mese per tredici mensilità.
Dall’INPS quasi 1.300 euro al mese compreso l’accompagnamento
Dopo aver presentato la domanda di invalidità ed aver ottenuto l’assegno, e dopo aver prodotto istanza per la maggiorazione, ecco come si può aumentare ancora ciò che si prende grazie alla domanda per l’indennità di accompagnamento. Pure in questo caso serve una visita medica, serve la solita domanda a partire dal certificato medico introduttivo e si deve passare dal verbale della Commissione Medica Invalidi Civili. Per l’indennità di accompagnamento non sono richiesti requisiti reddituali ma contano solo quelli sanitari che oltre al 100% di invalidità ed oltre all’incapacità lavorativa, prevedono anche alternativamente l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o l’impossibilità di compiere autonomamente gli atti della vita di tutti i giorni senza un’assistenza continua.
Il trattamento è pari nel 2025 a 542 euro al mese ma su 12 mesi. Evidente che sommando questi 542 euro al mese ai 747,84 dell’assegno con maggiorazione, si arriva a circa 1.290 euro al mese.