Domanda pensione quota 41 respinta con lavoro notturno: i chiarimenti

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Domanda di pensione respinta: cerchiamo di chiarire i dubbi di un nostro lettore.
lavoro notturno

Molto spesso i motivi che portano alla reiezione di una domanda di pensione non sono chiarissimi e anche le spiegazioni fornite spesso risultano nebulose. Cerchiamo, laddove ci è possibile, di chiarire la situazione di un nostro lettore.

Buongiorno, Ieri mi hanno comunicato della respinta di una mia domanda di pensione con 41 di contributi lavoratore precoce usurante, lavoratore notturno.Il patronato a cui mi sono rivolto mi ha spiegato a mio parere inesatto sulle cause della respinta della domanda e mi trovo ora a chiedere a voi notizie su quanto mi hanno detto.Parto dal presupposto ( a mio parere) che la preparazione dell interlocutore era al quanto non all’altezza. Comunque cose che ha lui le ha dette un funzionario Inps.
Di seguito i Documenti che ho presentato,  la domanda ufficiale è partita in data 11 gennaio 2021:
Timbrature degli ultimi 10 anni di lavoro
Certificazione con carta dell’ azienda che riporta le notti effettuate all anno , che devono essere 7 anni su 10 degli ultimi dieci anni ( non consecutivi).Una prima loro giustificazione è che ci dovevano essere anche i 6 anni su 7 consecutivi, a me non risulta , è uno o l altro e chiedo a voi una prima conferma..
Seconda cosa mi viene detto che se una notte delle 64 non e completa, e cioè, per esempio una notte non si è iniziato alle 22 e fatto le 8 ore quella giornata non viene conteggiata, a me non risulta , mi risulta che basta avere lavorato almeno 6 ore da mezzanotte alle 6 
Terza cosa, ed è quella che ho dei grossi dubbi … Che il  conteggio delle notti all anno viene calcolato non con l anno solare ( dal 1 gennaio al 31 dicembre di un anno) ma partendo dalla decorrenza del raggiungimento dei 41 anni , per esempio , io, ho raggiunto i contributi di 41 al 28 febbraio 2021, loro dicono che il conteggio parte da quella data a ritroso, arrivando al primo anno lavorativo dell’ anno precedente e cioè 28 febbraio 2020 per continuare poi al 2019 e via dicendo.È vera questa cosa?Potete per cortesia darmi riscontro? Grazie mille 

Lavoro notturno per la configurazione del lavoro usurante

Per quanto riguarda gli anni di lavoro usurante (nel suo caso notturno) necessari per il riconoscimento del beneficio, in base alla normativa (che può consultare sul sito dell’INPS), sono di:

  • ad almeno sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, compreso l’anno di maturazione dei requisiti
  • o in alternativa ad almeno la metà della vita lavorativa

I 6 anni negli ultimi 7 anni che precedono la pensione sono richiesti nell’individuazione del lavoro gravoso, che è cosa diversa da quello usurante.

Per quanto riguarda poi la “giornata di lavoro notturno”, periodo di almeno sei ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino”. Se si lavora, quindi, meno di 6 ore consecutive che comprendono l’intervallo dalla mezzanotte alle cinque un giorno, quel giorno non viene conteggiato nel lavoro notturno.

Inoltre anche per il conteggio delle notti si procede con l’anno solare ed anche questo è specificato nel sito dell’INPS che specifica che si procede alla valutazione per “anno solare”, quello intercorrente tra un qualsiasi giorno dell’anno e il corrispondente giorno dell’anno precedente, e quindi, dal raggiungimento del diritto alla pensione a ritroso. Ma se lei dovesse chiedere la pensione, ad esempio, con 41 anni e 3 mesi di contributi si partirebbe da quel momento e si andrebbe a ritroso. Ma se lei svolge le notti richieste in un anno di calendario le svolge anche nell’anno solare, non cambia molto.

Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.

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