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Pensione anticipata, c’è una data chiave per può cambiare tutto

Una data importantissima per la pensione anticipata è alle porte, va ricordata assolutamente.

Per chi vuole uscire dal lavoro con la pensione anticipata c’è una data chiave che potrebbe cambiare tutto. La data da non dimenticare è il 31 marzo che rappresenta la prima, e più importante, scadenza per la presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio per chi vuole uscire dal mondo del lavoro con Ape sociale o quota 41 precoci.

Perché se le finestre per presentare la domanda, la data del 31 marzo appare così determinante?

Domanda entro il 31 marzo, altrimenti…

Va ricordato che per queste forme di pensionamento ogni anno sono stanziate risorse limitate: muoversi per tempo e presentare domanda di riconoscimento del beneficio entro il 31 marzo, infatti, potrebbe mettere a disposizione più chance di ottenere, entro giugno, l’ok da parte dell’Inps, avendo, quindi, la certezza di potersi pensionare in tempi più o meno brevi.

Se si presenta domanda troppo tardi, infatti, il rischio che si corre potrebbe essere quello di trovare le risorse terminate e di dover, quindi, rimandare il pensionamento di un anno.

Con il messaggio 598 del 17 febbraio 2025, infatti, l’Inps ha sottolineato che le finestra annuali per presentare la domanda di riconoscimento del beneficio (non di pensione) sono 3:

  • 31 marzo;
  • 15 luglio;
  • 30 novembre.

Ma mentre per le domande di marzo il riconoscimento è reso solo in presenza dei requisiti richiesti, per le altre due finestre è subordinato alle risorse residue con il rischio di trovarle esaurite e di dover rimandare l’uscita dal mondo del lavoro.

L’Inps comunica al richiedente l’accoglimento o il rigetto del diritto alla pensione con Ape sociale e quota 41 precoci entro date stabilite, ovvero:

  • per domande presentate entro il 31 marzo l’esito deve arrivare entro il 30 giugno;
  • per domande presentate entro il 15 luglio l’esito deve essere comunicato entro il 15 ottobre;
  • per domande presentate entro il 30 novembre l’esito si riceve entro il 31 dicembre.

Soprattutto per l’ultima finestra trovare le risorse esaurite non è poi così improbabile, ed ecco perché il consiglio è quelli di presentare domanda il prima possibile. Una volta ottenuto il via libera dall’Inps, poi, si potrà presentare anche la domanda di pensione vera e propria.

Chi può accedere alle due misure?

Per accedere all’Ape sociale occorrono almeno 63 anni e 5 mesi di età ed almeno 30 anni di contributi per disoccupati, caregiver e invalidi. Per chi svolge lavoro usurante, invece, sono richiesti 36 anni di contributi versati.

Per accedere alla quota 41 per lavoratori precoci, invece, i requisiti richiesti sono:

  • aver versato almeno 41 anni di contributi;
  • aver versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni (e ciò presuppone di aver iniziato a lavorare prima dei 18 anni);
  • appartenere a una delle categorie tutelate: caregiver, gravosi, invalidi e disoccupati.