Il bollo auto è una tassa regionale che ogni anno pesa sul bilancio di milioni di automobilisti italiani. Nonostante sia un’imposta obbligatoria per tutti i proprietari di veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), non tutti sono tenuti a pagarla. Ogni anno, infatti, ci sono categorie di cittadini esentate o agevolate che spesso non conoscono i propri diritti e finiscono per versare somme non dovute.
Tra queste, spiccano i possessori di veicoli elettrici o ibridi plug-in, le persone con disabilità riconosciuta, i proprietari di auto storiche e coloro che risiedono in regioni dove sono previste specifiche agevolazioni locali. Capire se si rientra tra i beneficiari non è sempre semplice, ma può significare un risparmio concreto.
Veicoli elettrici, auto storiche e disabilità: chi ha diritto all’esenzione
In diverse regioni italiane, le auto elettriche godono di un’esenzione totale dal bollo per almeno cinque anni dalla data di immatricolazione. In alcune aree, come Lombardia e Piemonte, tale esenzione è permanente, il che significa che chi acquista un’auto elettrica in queste zone non dovrà mai pagare il bollo. Le auto ibride plug-in, invece, sono soggette a riduzioni parziali o esenzioni temporanee, che variano da regione a regione. Anche in questo caso, è fondamentale consultare il sito ufficiale della propria Regione per conoscere le regole aggiornate.
Le auto storiche con più di 30 anni sono esenti in automatico dal bollo, indipendentemente dall’iscrizione a registri. Per le vetture tra i 20 e i 29 anni, invece, è necessario che siano riconosciute come storiche e iscritte a uno dei registri previsti dalla normativa per accedere a uno sconto del 50%. Anche le persone con disabilità, riconosciute ai sensi della Legge 104, possono beneficiare dell’esenzione per un solo veicolo, che dev’essere intestato alla persona disabile o al familiare che la assiste. In alcuni casi, il mezzo deve essere anche adattato al trasporto o alla guida della persona stessa.
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Casi particolari e attenzione alle normative regionali
Esistono inoltre casi in cui il bollo non è più dovuto per motivi amministrativi. È il caso, ad esempio, dei veicoli radiati per demolizione o esportazione, oppure ceduti ad altri proprietari: in queste situazioni, non spetta al precedente intestatario pagare l’imposta. Esenzioni sono previste anche per alcuni veicoli di pubblica utilità o per quelli intestati a enti pubblici.
Va inoltre evidenziato che ogni Regione può prevedere agevolazioni ulteriori. Alcune, ad esempio, offrono sconti ai cittadini che acquistano veicoli ecologici o a basse emissioni, oppure a chi ha una determinata fascia di reddito. Purtroppo, molti automobilisti ignorano queste possibilità e continuano a versare il bollo anche quando non sarebbe necessario. Eppure, con una semplice verifica online o rivolgendosi agli uffici regionali, è possibile scoprire se si ha diritto all’esenzione o a una riduzione e, in alcuni casi, chiedere anche il rimborso degli importi pagati indebitamente negli anni precedenti.
Conoscere i propri diritti in materia di bollo auto può fare davvero la differenza. In un periodo in cui i costi legati all’auto aumentano costantemente, risparmiare anche solo una tassa all’anno può rappresentare un sollievo importante per le famiglie italiane. Per questo è fondamentale restare aggiornati e informarsi ogni anno sulle eventuali novità normative introdotte a livello regionale.